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  • L'Asìa: «Differenziata porta a porta, da marzo a Scampia e rione Lieti»

    Partono i nuovi progetti della differenziata porta a porta. I buoni risultati raggiunti negli altri quartieri-pilota (Bagnoli, ad esempio) fanno ben sperare per l'increnmento del tasso di riciclo della metropoli minacciata dai rifuti tipo spada di Damocle. «Entro luglio avremo oltre 100mila abitanti in più serviti dal porta a porta - afferma l’amministratore delegato dell’Asia, Daniele Fortini a margine della tavola rotonda organizzata dal Wwf Italia - I quartieri interessati a marzo saranno Scampia e Rione Lieti, ci auguriamo di poter raggiungere in queste aree una percentuale del 50% di raccolta differenziata».


    VARDÈ E CAROTENUTO - Intanto il governatore Caldoro ha nominato i commissari per le discariche regionali e per la realizzazione del termovalorizzatore di Napoli Est. Si tratta rispettivamente del viceprefetto Annunziato Vardè e del professor Alberto Carotenuto. Tornando al nodo «porta a porta»: con l’allargamento della differenziata ad altri quartieri, l’Asia prevede di intercettare circa 25 mila tonnellate all’anno di rifiuti che non andranno in discarica, il che significherebbe fare passare la città di Napoli, spiega Fortini, dal 19% di differenziata al 23%. «Con questo nuovo impulso - dice l’amministratore delegato Asia - supereremmo di slancio città come Roma e Venezia».
    «SITI DI TRASFERENZA A SCAMPIA E PONTICELLI» - Per quanto riguarda l’attuale emergenza rifiuti e l’individuazione dei siti di trasferenza, Fortini spiega di «avere già individuato due delocalizzazioni: una a Scampia, una seconda a Ponticelli». «Noi abbiamo presentato tecnicamente i progetti alla Regione Campania, adesso spetterà a loro decidere - conclude - Ovviamente i rifiuti saranno trasferiti in questa area solo in caso di emergenza e per non oltre 48 ore perchè nella normalità i rifiuti o vengono portati in discarica o negli Stir».
    «CI VUOLE UN SITO DI COMPOSTAGGIO, SUBITO» - Detto questo, fortini auspica «Serve al più presto un impianto di compostaggio in regione «perchè spendiamo 155 euro a tonnellata per portare l’organico differenziato in altre regioni d’Italia». Basterebbe alzare il telefono e contattare l'imprenditore piemontese Galanzino al quale furono commissionati ormai 9 anni orsono. attende solo che la Regione va da a prenderseli. 

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