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  • Lampedusa, continuano gli sbarchi. Lite tra tunisini, sassi contro i carabinieri

    Sassaiola, questa mattina, da parte di un gruppo di immigrati tunisini ospiti del centro di accoglienza di Lampedusa contro i carabinieri. Secondo quanto si apprende, in mattinata sarebbe scoppiata una lite tra due gruppi di migranti di paesi diversi, ospiti della struttura di accoglienza. Con l'intervento dei carabinieri, che stazionano giorno e notte davanti agli ingressi, la situazione è degenerata e alcuni tunisini hanno iniziato a tirare sassi contro le forze dell'ordine. Una decina di immigrati sono stati portati via dal centro d'accoglienza e sono, probabilmente, in stato di fermo. Adesso sono almeno una cinquantina i carabinieri arrivati davanti al centro di accoglienza in assetto antisommossa.
    A far scattare la lite tra i due gruppi di immigrati tunisini all'interno del centro di accoglienza è stato il tentativo di alcuni dei migranti sbarcati ieri sera sull'isola di appropriarsi dei biglietti con i numeri, che danno l'ordine di partenza per i trasferimenti, ad altri extracomunitari ospiti della struttura già da una settimana. Così una ventina di tunisini «se le sono date di santa ragione», come sostiene chi ha assistito alla lite. Venti migranti sono stati quindi allontanati dal centro e isolati. Non sono in stato di fermo. Ma oggi saranno tra i primi a lasciare Lampedusa con un nuovo ponte aereo già previsto.

    Una barca in legno, con una quindicina di immigrati a bordo, con il motore in avaria è stata avvistata a 26 miglia da Lampedusa da un aereo della Guardia costiera che stava effettuando un giro di perlustrazione. I migranti a bordo stanno procedendo, quindi, a remi. «La barca -spiegano dal comando generale della Capitaneria di porto- è stata avvistata oltre la zona di nostra pertinenza per la ricerca e i soccorsi, ma stiamo la raggiungendo con le nostre motovedette»: Raggiunti gli immigrati si tenterà quindi il trasbordo sulla motovedetta «un'operazione che si preannuncia difficile -dicono ancora dalla Capitaneria di porto- visto il mare in tempesta».

    Fonte: IlMattino

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