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Campania, viaggiare sui bus costerà di più In arrivo aumenti fino al 20%
Conto alla rovescia per la stangata sui trasporti. La Regione ha deliberato ufficialmente l’aumento delle tariffe, anticipato dal Mattino, che dovrebbe scattare a partire dal mese di aprile: i rincari non potranno superare il 20 per cento.
In virtù di questo tetto, la giunta campana ha elaborato - come previsto dalla legge - uno schema tariffario, pubblicato nelle scorse ore sul Burc, che riguarda tutte le tipologie di Unicocampania.
Sono però in corso trattative tra il Consorzio Unico e le diverse amministrazioni comunali e provinciali per ridurre al massimo i sacrifici richiesti ai cittadini, tutelando in particolare fasce deboli e utenti fidelizzati: alla fine si dovrebbe arrivare ad un ritocco del 10 per cento. Secondo l’esecutivo l’aumento è stato inevitabile: ciò a causa della difficile situazione economica dell’ente che, in base all’indagine degli ispettori del Tesoro, ha accumulato un deficit di 13 miliardi di euro e sta fronteggiando lo sforamento del patto di stabilità avvenuto nel 2009. A questi problemi si aggiungono l’indebitamento da record delle società di trasporto e la drastica riduzione di finanziamenti da parte del governo. Se non ci fossero modifiche, dunque, il biglietto Uniconapoli orario passerebbe da 1,10 euro a 1,30 mentre quello giornaliero da 3,10 a 3,70. Il ritocco, poi, potrebbe riguardare gli abbonamenti anche se la Regione e gli enti locali stanno lavorando per scongiurare questa circostanza: in ogni caso quello mensile non potrà costare più di 44 euro contro i 36,70 attuali. Stesso discorso vale per l’abbonamento annuale ordinario (da 251,50 fino ad un massimo di 301,80).
Una delle principali novità riguarda invece il tagliando giornaliero: finora aveva validità a partire dalle ore 10 mentre dal mese di aprile sarà utilizzabile per 24 ore. Il rincaro verrà però calcolato sul costo del vecchio biglietto giornaliero più quello di un normale ticket orario a cui sono oggi costretti a far ricorso gli utenti che usufruiscono dei mezzi pubblici prima delle 10. L’intero sistema verrà comunque rivoluzionato per effetto di un piano a cui sta lavorando la giunta Caldoro: prevista, tra l’altro, l’introduzione di carte «intelligenti», ovvero tessere prepagate con un microchip su cui verranno caricati, anche via Internet, gli importi richiesti dagli utenti.
Ai cittadini campani verrà chiesto di obliterare ad ogni corsa la card e ciò consentirà, attraverso un sistema informatico, di stabilire il reale numero di passeggeri per ogni società di trasporto. Gli utenti verranno incentivati ad obliterare attraverso un meccanismo di premialità mentre i trasgressori saranno puniti con multe e sanzioni. Intanto ieri mattina, contro gli aumenti del pedaggio in tangenziale, si è svolto un corteo di macchine che ha raggiunto la sede Rai, a Fuorigrotta.
La manifestazione, promossa da Insorgenza civile, ha visto anche la partecipazione del commissario regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che lancia l’allarme: «Il pedaggio della tangenziale è aumentato del 46% negli ultimi 4 anni. Per il mese di maggio è previsto un ulteriore rincaro di 5 centesimi, dopo quello analogo scattato a inizio anno, che porterà a 90 centesimi il pedaggio a tratta.
È l’unico caso in Europa e bisogna correre subito ai ripari per tutelare i napoletani che già oggi sostengono spese spropositate per circolare all’interno della loro città».Fonte: IlMattino
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