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Arance: un importante alleato contro l'invecchiamento
Quando si parla di arance viene subito in mente la vitamina C, fondamentale per mantenere la salute di ossa, denti e vasi sanguigni, oltre che come antiossidante. Ma le arance contengono anche flavonoidi, sempre più studiati per il loro potenziale ruolo nella protezione da alcuni tumori e dalle malattie cardiovascolari. In uno studio appena pubblicato dall'American Journal of Clinical Nutrition, alcuni ricercatori francesi, dell'Istituto nazionale di ricerca agronomica, hanno dato, a rotazione, per periodi di quattro settimane, a 24 uomini sovrappeso, 500 ml di succo di arancia al giorno, oppure 500 ml di una bevanda con pari contenuto di zuccheri e calorie, aggiungendo due capsule di esperidina (un flavonoide presente quasi esclusivamente negli agrumi), o ancora la stessa bevanda con aggiunta però di due capsule inerti.
ENDOTELIO - Sia con il succo, sia con l'esperidina si è osservata una significativa riduzione della pressione "minima", che non si è manifestata con il placebo. Inoltre, con l'esperidina e con il succo si sono osservate modifiche positive della funzionalità dell'endotelio. «L'endotelio non è solo la sottilissima membrana che riveste i vasi sanguigni, - spiega Domenico Sommariva, vicepresidente della sezione lombarda della Società italiana per lo studio dell'arteriosclerosi - ma è un tessuto con numerosi compiti, tra cui la regolazione del passaggio delle sostanze trasportate dal sangue e del tono dei vasi, da cui dipende la pressione. Una disfunzione dell'endotelio è una causa importante nell'inizio, e nella progressione, dell'arteriosclerosi». Non va però dimenticato che, rispetto al succo, il frutto intero resta la scelta migliore per contenuto di fibra, per capacità di saziare e perché in genere fornisce meno zuccheri.LEGGENDE - Ma è vero il detto: «l'arancia, la mattina è oro, a pranzo è argento, la sera è piombo»? «Non esiste alcuna dimostrazione che l'arancia, o il suo succo, possano influenzare negativamente il meccanismo di digestione dei cibi e il movimento dello stomaco in soggetti sani - risponde Sario Cuomo, professore di gastroenterologia all'Università Federico II di Napoli -. Tuttavia, considerando che il succo di arancia è acido, ci sono particolari condizioni in cui è sconsigliabile berlo. Per esempio, se si soffre di reflusso gastroesofageo potrebbe rendere evidente o incrementare il bruciore dietro allo sterno, specie se lo si beve dopo un bel pasto grasso e poco prima di andare a dormire. Va però sottolineato che ci sono anche altri frutti, come, per esempio, il limone, il pompelmo e il mirtillo, che possono incrementare i sintomi da reflusso gastroesofageo».Fonte: Corriere Sera
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