Il folle Capodanno pistolero della camorra della zona Mercato e di corso Garibaldi. O forse, solo uno spietato e violento gioco di teppisti a mano armata. Puro desiderio di distruggere vetrine, finestre e saracinesche, oppure intimidazione criminale?
Su quello che è esattamente successo nella notte tra il 31 e il primo dell'anno indagano ora i carabinieri del nucleo Radiomobile di Napoli, guidati dal capitano Domenico Baldassarre, per capire cosa - e, soprattutto, perché - è successo tra zona Mercato, corso Garibaldi e via Santa Maria del Pirrito.
Di cui resta solo un bilancio, ancora approssimativo (forse non tutti hanno ancora denunciato il raid), di vetrine sfondate dai proiettili e saracinesche bucherellate da colpi di pistola.
Nel mirino le serrande di due bar, in via De Pace, colpite rispettivamente da 5 e 7 colpi di pistola, una lavanderia di via Vicaria Vecchia (da ben 13 proiettili), l'agenzia del Banco di Napoli di Corso Garibaldi e per finire, la banda ha colpito con quattro colpi di pistola contro gli uffici della Commissione tributaria di Napoli, in via Santa Maria del Pirrito.
Usate, secondo le prime rilevazioni, almeno tre armi diverse. Per gli investigatori, il gesto potrebbe essere un segnale a tutta la zona, dalla serie ricordate che qui siamo sempre noi a comandare.
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