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Il pagamento al fisco non blocca il sequestro
Sequestro ampio per i reati tributari. Restano sotto chiave gli immobili sottratti al Fisco. Anche quando il debito con l'erario è stato pagato. A questa conclusione arriva la Corte di cassazione con la sentenza n. 40481 della terza sezione penale depositata ieri. La pronuncia ha respinto il ricorso presentato dalla difesa di una donna contro il provvedimento di sequestro preventivo di alcuni immobili che, nell'ipotesi accusatoria, erano stati sottratti al Fisco. La misura era stata decisa dal Gip di Pistoia e poi confermata dal tribunale. Successivamente alla misura cautelare finalizzata alla confisca era intervenuta un'intesa con l'amministrazione finanziaria con conseguente ridimensionamento della pretesa tributaria.Un accordo che, per la difesa, aveva cambiato la situazione sotto una pluralità di punti di vista:
- veniva meno il pericolo del proseguimento o dell'aggravamento delle conseguenze del reato essendo stata soddisfatta l'obbligazione tributaria;- si doveva rivalutare la condotta dell'imputata che aveva sì proceduto a una vendita sospetta degli immobili ma solo perché la pretesa del Fisco era da ritenere eccessiva;- si sottolineava che, nel caso in esame, il profitto del reato non esiste visto che il debito con l'erario è stato soddisfatto.
Tutte argomentazioni che non hanno fatto breccia nella Cassazione. Che ha ricordato come già i giudici di merito avessero giudicato l'accordo come non idoneo a modificare una valutazione già espressa. Tanto più se si tiene presente che il reato previsto dall'articolo 11 del decreto legislativo n. 74 del 2000 (sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte) costituisce un reato istantaneo di pericolo, che si realizza nel momento in cui viene posta in essere la finta vendita di beni o realizzati altri atti fraudolenti, in grado di rendere inefficace la procedura di riscossione coattiva.Così «l'idoneità degli atti di alienazione o altri fraudolenti deve essere valutata ex ante, nel momento in cui vengono posti in essere, sicchè a nulla rileva che successivamente la pretesa tributaria dello Stato sia stata egualmente soddisfatta».I beni in questione, sequestrati, risultano poi confiscabili perchè hanno rappresentato lo strumento attraverso il quale è stato commesso il reato e, pertanto, non risulta rilevante la possibilità di effettuare anche una confisca per equivalente. Inoltre, sottolinea ancora la Cassazione, la misura della confisca può essere disposta anche nei confronti di beni appartenenti a persone giuridiche (gli immobili erano formalmente di una srl) quando a essere indagata è una persona fisica.
Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-17/pagamento-fisco-blocca-sequestro-101043.shtml?uuid=AY5o0KkC

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