"Bisogna essere allertati sul problema dell'alimentazione. Dopo l'esplosione del vulcano e la conseguente dispersione delle polveri nell'aria non possiamo considerarci non a rischio. Anche se non si sono registrati pericoli a breve termine  non c'è ancora una conoscenza sicura sulla composizione delle ceneri disperse anche sui cieli europei come non è ancora conosciuto il grado di diffusione nell'aria delle polveri vulcaniche". E'  quanto commenta l'avv. Angelo Pisani, Presidente dell'associazioneNoiConsumatori, sul parere espresso dall' EFSA, l'Autorità europea per la sicurezza alimentare, riguardo al rischio a breve termine delle ceneri prodotte dall'eruzione del vulcano islandese Eyjafjallajökull sui prodotti alimentari. "Il potenziale rischio del fluoruro nella polvere vulcanica attraverso la contaminazione di acqua potabile, frutta, verdura, pesce, latte, carne e foraggio nell'Unione europea è trascurabile"  precisa l' EFSA.

"Finquando non si avrà un rapporto completo e dettagliato sulla diffusione e sulle potenzialità del floruro bisogna ad ogni modo essere allertati anche sugli effetti a breve termine in quanto non si è avuto ancora un comunicato sicuro su tutti gli elementi da considerare e sulle dinamiche riguardanti la diffusione delle ceneri".