Sta prendendo corpo la manovra finanziaria sulle liberalizzazioni previsto dal Governo Monti, la riforma è agli sgoccioli, quasi pronta. Dagli interventi nei settori delle farmacie, benzinai ed edicole all’abbattimento delle tariffe professionali, dalla scorporazione delle rete gas dall’Eni a cambiamenti anche per le banche e le assicurazioni, per le tariffe autostradali ed i servizi pubblici locali. Una “rivoluzione” che infligge un duro colpo ai privilegi di casta e che deve fare i conti con la pressione delle lobbies e delle categorie corporativiste. Ed in questo contesto non dimentichiamo che ad urlare conto le liberalizzazioni ci sono anche i tassisti che rivendicano il loro diritti sulle decisioni riguardanti le licenze.

Ma queste benedette liberalizzazioni saranno un bene o un male per gli italiani? Secondo l’associazione Noi Consumatori “saranno positive - come spiega il presidente Angelo Pisani -. Con l’avviamento delle liberalizzazioni molti cittadini, che finora hanno patito le pene dell’inferno a causa di una crisi economica senza eguali, potranno tirare un sospiro di sollievo. La riforma porterà infatti al rilancio dei consumi, a risparmi per le famiglie e quindi ripristinerà ed assesterà la macchina economica dell’Italia che per un bel periodo di tempo è rimasta inceppata”.

“Noi Consumatori è favorevole alle liberalizzazioni soprattutto nei settori più disastrati del nostro Paese. Sono infatti misure che si rendono inevitabili per la crescita economica – ha detto Pisani -. Prevediamo un abbassamento dei costi energetici, assicurativi, finanziari e del trasporto, settori che dovranno far riferimento alle istituzioni pubbliche e non agli interessi dei privati. Altro aspetto importante sarà la vendita libera dei farmaci di fascia C con l’eliminazione del prezzo finale dalla confezione. Tutto ciò comporterà dei notevoli risparmi per i consumatori, cosa che da tempo non si vedeva nemmeno dal binocolo. Al contempo però su un punto non siamo d’accordo – ha spiegato il presidente Noi Consumatori -, ovvero quello relativo alla vertenza dei tassisti che a nostro parere assomiglia più ad una beffa per la categoria perchè non tutela assolutamente il lavoro di queste persone, già in grave esubero. Bisognerebbe creare un’integrazione tra il servizio taxi cittadino ed il trasporto pubblico locale e garantire loro il lavoro contrastando l’abusivismo nel settore”.

Per il resto il leader di Noi Consumatori si è detto quindi sostenitore della politica delle liberalizzazioni che, lungi dal cedere a qualsiasi tipo di compromesso con le pretese delle lobbies, sono in grado di fornire strumenti utili anche per la difesa dei consumatori. Infatti il Governo prevede un’importante estensione della class action, l’azione collettiva per i risarcimenti nata dal modello americano.