Le cronache ormai vedono protagonista Equitalia, mano operativa dell’erario che per legge  mette le mani in tasca agli italiani inadempienti nel versare i più disparati tributi o sanzioni, che da un lato ha avuto il merito di recuperare ingenti somme di contributi mai pagati, e dall’altro di sottoporre a medievali vessazioni anche quanti hanno avuto la disgraziata sfortuna di non potere far fronte alle ingiunzioni di pagamento esattoriali anche solo per un giorno di ritardo.

Come può succedere per esempio ad  un cittadino che cade vittima, per esempio, di un’ influenza che lo costringe a letto e gli impedisce di recarsi in tempo utile per il pagamento intimato. Anche in questo caso e anche se dotato di attestante certificato medico, il viaggio kafkiano del cittadino contribuente ritardatario , moroso o evasore che sia, comincia. Dallo sproporzionato incremento degli interessi di mora  fino all’estrema conseguenza: il pignoramento.

Non tutti sono a conoscenza però che “ l’iscrizione ipotecaria è illegittima se Equitalia non dimostra la corretta notifica di tutte le cartelle esattoriali per cui procede. Tale prova si ottiene solo con l’esibizione in giudizio, da parte del concessionario della riscossione, delle copie delle cartelle insieme alle rispettive relate di notifica.” Sono queste le conclusioni a cui è giunta la Commissione Tributaria Provinciale di Milano (Sent. CTP di Milano n.75/26/11 (...).