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Superenalotto miliardario, sentinelle dei clan napoletani a caccia dei vincitori
A pochi passi dalla ricevitoria dove il 27 dicembre scorso due persone centrarono il «sei» al superenalotto portandosi via 36 milioni di euro, è caccia ai vincitori. Secondo quanto rivela l’agenzia Il Velino, nella zona di piazza Mazzini a Napoli, da fine dicembre sono stati costituiti dalla malavita dei veri e propri «posti di blocco». Giovani sentinelle dei clan che battono palmo a palmo la zona alla ricerca di informazione sull’identità dei fortunati giocatori.
LA TESTIMONIANZA - «Ero a piazza Mazzini, stavo camminando in direzione Corso Vittorio Emanuele quando in due mi si avvicinano, mi portano in un vicolo e mi mostrano la pistola. A quel punto – racconta un testimone – ero convinto di essere vittima di una rapina. Presi il portafogli e stavo per consegnarglielo quando mi fermano la mano e in dialetto mi dicono ‘Non ci interessa dei soldi: hai vinto tu o la tua famiglia al superenalotto?’». «No, non sono io», risponde la vittima che, prima di essere lasciato libero di andare, riceve dai due l’«invito» a riferire immediatamente «alle persone note del quartiere» qualora venisse a conoscenza di nomi e indizi sui possibili vincitori.RACKET - L’obiettivo, quello di risalire ai vincitori per imporre loro il «pizzo» sulla vincita. Non a caso a poche ore dal «6», all’esterno della ricevitoria comparve il cartello con su scritto: «A noi nessuna percentuale». Tuttavia nonostante i «rischi» da vincita, il gioco continua. In via Toledo una ricevitoria del centro ha già pronto un terno secco sulla ruota di Napoli e Milano, legato alle vicende dei festini di Arcore in cui è stato coinvolto il premier. Questi i numeri: 78, 46 e 53.
Fonte: Corriere Mezzogiorno

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