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  • File «della speranza» alle Asl : esenzione ticket, si apre alle 8 in coda già dalle 23

    In fila in piena notte dalle 23) per riuscire a conquistare un posto alle 8 del mattino, orario di apertura degli uffici del distretto sanitario di piazzale D’Annunzio a Fuorigrotta. Solo cento, ogni giorno, i fortunati che potranno ottenere il rinnovo dell’esenzione dal ticket. 
    Per tutti gli altri un nulla di fatto e un nuovo tentativo il giorno (o la notte) seguente. Così, nelle surreali code alle spalle dello stadio San Paolo c’è anche chi improvvisa, carta e penna alla mano, una maccheronica lista di prenotazione, per evitare che durante la notte qualcuno faccia il furbo e cerchi di passare avanti. E se la situazione di Fuorigrotta è arrivata a delineare contorni grotteschi, con anziani e invalidi costretti all’estenuante attesa, non molto meglio è andata negli altri distretti della città, dove le code si sono protratte per ore. Ad esempio al Molosiglio dove a centinaia hanno sperato di poter risolvere il problema.


    Tutto, come detto, per ottenere l'agognato rinnovo delle esenzioni dal ticket tra gli aventi diritto per fascia di reddito). «Una situazione che si poteva evitare— spiega il medico di famiglia Salvatore Giangrande —, sarebbe bastato organizzare una serie di chiamate su appuntamento per evitare queste code estenuanti e vergognose. Non dimentichiamo che molte delle persone costrette a fare la fila sono invalide o comunque molto anziane» . Un periodo di tempo, quello previsto per il rinnovo, che va dal 24 dicembre dell’anno appena concluso sino al 31 marzo; ma viste le code sono in molti ad essere rimasti senza medicine per l’impossibilità di acquistarle a prezzo di mercato. «Faccio questa fila ogni giorno da una settimana — racconta uno degli anziani —. La mia terapia prevede l’assunzione di un farmaco che costa 290 euro. Una pillola al giorno tutti i giorni, il problema è che mi sono rimaste solo sette compresse» .
    E una volta finite? «Non lo so, se non risolvo devo solo morire» . Tra i disperati dell’esenzione, chiamati a dimostrare il proprio diritto, tutti gli appartenenti a fasce di reddito sotto i 36 mila euro l’anno, coloro che percepiscono pensione sociale e i disoccupati. Tecnicamente i codici E01, E02, E03, E 04. Ma la situazione di chi ha diritto ad esenzione dal ticket è peggiorata anche per gli invalidi al cento per cento, quelli con accompagnamento e per chi ha invalidità superiore ai 2/3 (vale a dire i codici C01, C02 e C03), costretti ora pagare 5 euro per ciascuna prescrizione. Il che può comportare una spesa mensile anche superiore ai 100 euro. Un po’ troppo per chi spesso non riesce ad arrivare a fine a mese.

    Fonte: Corriere Mezzogiorno

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