Legittimo impedimento, giudici Consulta in camera di consiglio: oggi il verdetto
E' iniziata questa mattina la camera di consiglio dei quindici giudici della Corte Costituzionale per decidere sulla costituzionalità del legittimo impedimento, la legge che fino a ottobre mette al riparo il premier Silvio Berlusconi dalla ripresa dei tre processi a suo carico (Mills, Mediaset e Mediatrade). Secondo i giudici di Milano lo scudo violerebbe l'art.138 della Carta (necessita di una legge costituzionale) e 3 (principio di parità, e irragionevole sproporzione tra diritto di difesa ed esigenze della giurisdizione). La decisione della Corte dovrebbe arrivare in giornata.
Ieri la Consulta ha dichiarato ammissibile, tra gli altri, il referendum promosso dall'Idv per cancellare il legittimo impedimento (legge 51 dell'aprile 2010). Il destino della consultazione popolare dipenderà dalla decisione che prenderà oggi la Corte. Se la Consulta dovesse bocciarla del tutto, niente referendum, che invece ci sarebbe in caso di sentenza interpretativa di rigetto oppure di un verdetto di inamissibilità o infondatezza dei ricorsi. Il voto sarebbe in forse se la Consulta bocciasse lo scudo solo in parte: in questo caso spetterebbe all'Ufficio centrale della Cassazione valutare se sussista ancora l'interesse alla consultazione referendaria.
Presidio popolo viola. Giornalisti, operatori tv e fotografi, come nell'ottobre 2009, quando la Corte Costituzionale bocciò il lodo Alfano, sono in attesa davanti al portone principale del palazzo. Nel primo pomeriggio, verso le 15, è previsto un presidio del Popolo Viola che si è dato appuntamento pronto a «festeggiare - dicono - nel caso finalmente si decida che il principio “la legge è uguale per tutti” valga anche per Berlusconi».
E' iniziata questa mattina la camera di consiglio dei quindici giudici della Corte Costituzionale per decidere sulla costituzionalità del legittimo impedimento, la legge che fino a ottobre mette al riparo il premier Silvio Berlusconi dalla ripresa dei tre processi a suo carico (Mills, Mediaset e Mediatrade). Secondo i giudici di Milano lo scudo violerebbe l'art.138 della Carta (necessita di una legge costituzionale) e 3 (principio di parità, e irragionevole sproporzione tra diritto di difesa ed esigenze della giurisdizione). La decisione della Corte dovrebbe arrivare in giornata.
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