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CRISI. SI DICA LA VERITA' E SI INTERVENGA CON DECISIONI CONSEGUENTI
Ma è mai possibile che ancora vi siano politici che dichiarino come la ripresa economica sia dietro l’angolo quando tutti i segnali vanno in direzione opposta? Non ci sarà mai un sussulto di dignità, un abbandono della mistificazione delle condizioni del Paese e quindi partendo dalla nuda e cruda realtà intervenire con coerenti proposte di politica economica funzionali per una ripresa del mercato e dell’intera economia? Si domandano Rosario Trefiletti e Elio Lannutti Presidenti delle due associazioni.Siamo di fronte a un PIL striminzito dopo il crollo di oltre cinque punti del 2009, e
tutti gli indicatori testimoniano una situazione a dir poco allarmante: dal crollo del potere di acquisto (-9,6% dal 2007 ad oggi), a quello dei consumi (-1,5% nel 2008, -2,5% nel 2009 e del -2% nel 2010, per una caduta complessiva del -6% negli ultimi 3 anni) che oltretutto persevera con quello che è avvenuto a Natale (-12 %). Come se non bastasse cassa integrazione e licenziamenti non accennano ad arrestarsi, continuando ad innescare un pericoloso circolo vizioso dal quale sarà difficile uscire se non si correrà ai ripari al più presto.
Oltretutto a questo si aggiungeranno ulteriori rincari che hanno già iniziato la loro corsa con il nuovo anno, con ricadute che, secondo le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, ammonteranno a 1.016 Euro a famiglia nel 2011. E queste previsioni di aumenti cominciano ad essere addirittura sottostimati alla luce dei nuovi dati che pervengono dalle tariffe autostradali, dalla benzina e dagli aumenti notevoli dei costi delle materie prime, non solo quelle energetiche ed agroalimentari ma anche dei filati come lana e cotone.
È evidente che, così, non si può andare avanti. Le famiglie non ne possono più, sia dei continui rincari e della difficoltà che devono affrontare ogni giorno, sia dell’inerzia del Governo di fronte a tale situazione.
Per questo non si può più aspettare: oltre a intervenire disponendo controlli e verifiche nei confronti di chi mette in atto intollerabili speculazioni, evitando ulteriori aumenti di prezzi e tariffe, è indispensabile avviare misure a sostegno del potere di acquisto delle famiglie a reddito fisso, a partire da una detassazione di almeno 1200 Euro annui, oltre che ovviamente investimenti nei settori innovativi e della ricerca.
In assenza di misure che vadano in questa direzione, quello alle porte si prospetta come un anno ancora peggiore di quello appena trascorso, anche grazie al pessimo “contributo” fornito dalle manovre attuate dal Governo che, come sta già avvenendo, ricadranno sulle famiglie.
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