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  • Camorra su Facebook, la Polizia postale «Web usato per lanciare messaggi»

    «La camorra ha imparato ad utilizzare Facebook e i social network anche per trasmettere messaggi in codice e profili particolarmente affollati possono essere un ottimo sistema per mimetizzarsi». Andrea Rossi è capo compartimento della polizia postale, la linea di fronte più avanzata contro i reati on line. Il profilo Fb «Malavita napoletana» con gli oltre 62mila iscritti ha fatto immediatamente scattare un serrato monitoraggio da parte degli inquirenti non escludendo un intervento diretto. «Purtroppo questo caso non è l’unico del genere - continua Rossi - chi fonda gruppi di questo tipo conta sull’effetto reazione. Circa la metà dei contatti è di segno negativo. Persone che condannano il principio ispiratore del profilo ma fanno il gioco di chi l’ha creato. Ci sono poi i provocatori che spesso travalicano il buon gusto e, inevitabilmente, ci possono essere anche i malintenzionati»
    L’ipotesi di oscurare la pagina «Malavita napoletana» passa attraverso i controlli che sono attivati. «In un anno abbiamo ricevuto ventimila mail di segnalazioni e quasi millecinquecento denunce. Quando, poi, ci sono casi eclatanti, come può essere questo, le segnalazioni arrivano anche a duecento in pochissimi giorni. La nostra attività è vagliarle con attenzione per verificare quelle corrette. Va detto che la collaborazione con i social network è positiva. Il primo passaggio è la segnalazione ai responsabili dei siti e, al di là della libertà di espressione, si procede rapidamente all’oscuramento. L’odio razziale o il furto di identità sono reati per cui si procede più rapidamente. Per i casi importanti si attivano procedure internazionali».
    Oscurare un profilo Facebook richiede, infatti, un iter particolarmente complesso. Non è facile intervenire per bloccare pagine e siti su internet. In particolare, per rimuovere le pagine di Facebook, è necessario agire tramite rogatoria internazionale che deve essere richiesta dalla magistratura...

    Fonte: IlMattino

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