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Carabinieri, il bilancio del 2010 in Campania. Diminuiscono omicidi, furti ed estorsioni
Diminuzione significativa dei reati sia in provincia di Napoli sia nell'intero territorio della Campania, numero consistente di arresti, cattura di pericolosi latitanti della camorra, e risultati importanti sul fronte della prevenzione e del controllo del territorio.Sono alcuni degli elementi emersi dalla relazione annuale illustrata oggi dal generale Carmine Adinolfi, comandante della Legione Campania dei carabinieri, nel corso del tradizionale incontro con la stampa di fine anno.Il consuntivo sull'attività svolta dai militari dell'Arma e sulla situazione della criminalità, organizzata e non, nella regione è sintetizzato nelle statistiche in cui si raffronta l'anno che sta per concludersi con il 2009: i reati in Campania sono diminuiti del 13,4 % (a Napoli - 14,9), in particolare gli omicidi (- 43%, a Napoli - 53,2%) e soprattutto quelli di matrice camorristica (-70,6% nella regione, - 69,8%). Il calo dei reati riguarda, tra l'altro, anche le lesuini, i furti, gli scippi (- 12,4 % a Napoli), i furti dei veicoli, le rapine - 31% e - 28,7%), le rapine in abitazione, le estorsioni (-23,1) e soprattutto l'usura (55,4).
Gli arresti sono passati da 14.209 a 13.787, ma tale diminuzione è spiegata dai carabinieri con il decreto sull'emergenza rifiuti che prevedeva l'arresto per sversamenti irregolari (in basi a tali norme erano finiti in carcere circa 1200 persone).
Tra i latitanti di primo piano della camorra, sono citati i nomi di boss come Nicola Panaro, Pasquale Giovanni Vargas e Umberto Onda. Il generale Adinolfi ha sottolineato in primo luogo l'importanza delle stazioni come «presidio di legalità sul territorio» che rappresentano «il punto di contatto dei cittadini con i rappresentanti della legge».
Analoga importanza rivestono le pattuglie a piedi grazie alle quali vi è la possibilità di un dialogo più diretto con i cittadini e in particolare con i titolari di esercizi pubblici, il che produce risultati importanti sul piano della prevenzione delle estorsioni.
Altro aspetto significativo messo in rilievo dal comandante della Legione è la partecipazione dei carabinieri alle lezioni di legalità nelle scuole, che hanno visto una convinta partecipazione dei ragazzi, soprattutto nelle realtà più «difficili» di Napoli e dell'intera regione.
Per Adinolfi «la diminuzione dei reati è collegata all'aumento dell'attività di prevenzione sul territorio» mentre «l'attività investigativa ha portato a inmportanti risultati», con la cattuira di latitanti e di numerosi esponenti di clan.
Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=131454&sez=NAPOLI
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