Le nuove misure sulle riduzioni da ravvedimento operoso, entrando in vigore per le violazioni commesse dal prossimo 1° febbraio, non intaccano la possibilità di regolarizzare nei 90 giorni successivi, con le "vecchie" sanzioni, la mancata presentazione del modello Unico 2010.

Entro il 29 dicembre prossimo, infatti, chi ha omesso di presentare la dichiarazione nei termini può inviarla e, in questo caso, la dichiarazione si intende validamente presentata.

La norma sul ravvedimento operoso dispone che, nel caso di dichiarazione omessa, la stessa può essere regolarizzata nei 90 giorni successivi con le sanzioni ridotte a un dodicesimo del minimo.

Sul punto, è intervenuta in passato la circolare 23/E del 25 gennaio 1999 e, più recentemente, la circolare 11/E/2010. In questi documenti di prassi è stato specificato che la regolarizzazione può avvenire (ora, perché in passato le riduzioni erano diverse) mediante il pagamento della sanzione ridotta di 21 euro, pari a un dodicesimo di 258 euro.

Se poi dalla dichiarazione scaturisce un'imposta a debito, l'eventuale mancato versamento del tributo può essere sanato, sempre con il ravvedimento operoso, mediante la sanzione ridotta del 3%, pari a un decimo della sanzione edittale del 30%, se la regolarizzazione dell'omesso (o parziale) pagamento del tributo avviene entro il termine di presentazione della dichiarazione relativa all'anno nel corso del quale è stata commessa la violazione (in pratica, la dichiarazione successiva).

Occorre dunque rilevare che le nuove misure di riduzione del ravvedimento operoso previste, al rialzo, dal disegno di legge di stabilità approvato alla Camera non riguardano, in generale, la possibilità di regolarizzazione delle violazioni riguardanti Unico 2010, compresa l'omessa presentazione dello stesso, visto che le nuove misure valgono per le violazioni commesse a partire dal 1° febbraio 2011.

Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-23/unico-2010-regolarizzabile-come-064103.shtml?uuid=AYcO6xlC