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  • Studenti e Università: di nuovo in piazza. A Firenze scontri con la polizia

    Si annuncia una nuova giornata calda quella di oggi sul fronte della protesta degli studenti contro il governo ed i tagli previsti nella riforma del ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. 
    Dopo il blitz di ieri al Senato, con due manifestanti arrestati, 27 denunciati, e una quindicina di feriti tra forze dell'ordine e studenti, oggi la protesta si sposterà davanti alla Camera: universitari e liceali hanno annunciato un sit-in non autorizzato in piazza Montecitorio, rilanciando la sfida all'assalto al «palazzo d'inverno tricolore».
    Gelmini: senza la riforma le università vanno verso la bancarotta. Un'opposizione responsabile non sale sui tetti ma collabora in Parlamento. Il ministro dell'Istruzione è intervenuta alla «Telefonata» di Maurizio Belpietro su Canale 5. «Ho sempre rispettato la proteste - ha dichiarato - ma quelle di ieri hanno assunto una forma totalmente inaccettabile. Assaltare il Senato, vedere tafferugli in diverse università... non credo sia un modo corretto e propositivo per migliorare la situazione». «Nel Regno Unito gli studenti protestano per l'aumento delle tasse, in Italia invece il governo lavora per evitare l'aumento delle tasse e soprattutto il collasso del sistema. Molte università hanno conti in disordine e se noi oggi non interveniamo in maniera forte e risoluta non sarà il governo a commissariare alcuni atenei, ma saranno le banche. Faccio il caso dell'università di Siena che è sull'orlo della bancarotta ma non è un caso unico». «Di fronte a questi problemi che necessitano di una soluzione urgente -ha concluso Gelmini- io mi sarei aspettata degli studenti desiderosi di apprendere e di accedere a un buon sistema universitario ma soprattutto mi sarei aspettata un'opposizione responsabile, che non sale sui tetti ma in Parlamento esprime la propria posizione».
    Sono accusati di violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, i due studenti arrestati ieri a seguito dei disordini. I due giovani, hanno fatto sapere alcuni studenti, saranno processati oggi per direttissima e, secondo quanto si apprende, sono incensurati. Davanti a piazzale Clodio un gruppo di amici e universitari aspettano l'esito del processo. «Siamo in contatto con i nostri legali per avere notizie sull'esito dell'udienza», hanno spiegato alcuni studenti.
    Forte tensione al polo di Scienze sociali dell'università di Firenze: circa 500 studenti dei collettivi sono posizionati davanti all'edificio D15, dove a breve si dovrebbe svolgere un convegno a cui prenderà parte il sottosegretario Daniela Santanchè. Gli studenti hanno cercato di sfondare per due volte il cordone di polizia: gli agenti in tenuta antisommossa con caschi e scudi hanno respinto gli assalti, con delle cariche di alleggerimento. Ne sono nati dei tafferugli e degli scontri fisici tra studenti e forze dell'ordine; i manifestanti hanno anche lanciato dei fumogeni contro la polizia. Gli studenti stanno gridando slogan come “Siamo tutti antifascisti”.
    A Milano gli studenti in corteo contro il ddl Gelmini hanno invaso gli uffici dell'Agenzia delle Entrate in via Manin. In una trentina hanno fatto irruzione e sono saliti al primo piano, dove dal balcone hanno calato lo striscione «Più soldi alla scuola zero alla guerra». La facciata è stata bersagliata dalle uova.
    A Palermo petardi e fumogeni sono stati lanciati dagli studenti che protestano davanti al Provveditorato. Le forze di polizia, che presidiano la zona in assetto anti sommossa, controllano la manifestazione senza intervenire. 
    La protesta dilaga in tutta Italia: “Contro la Gelmini bloccheremo la città” è lo slogan dello striscione dietro il quale una cinquantina di studenti medi stanno sfilando in corteo per le vie del centro di Torino.
    Vendola e Venditti sul tetto di Architettura. Anche Nichi Vendola stamane è salito sul tetto della facoltà di Architettura a piazza Fontanella Borghese a Roma, occupata da due giorni da studenti e ricercatori. «Li ho trovati bene, qui c'è aria pulita, giù è troppo inquinato», ha commentato ironicamente il governatore della Puglia al microfono di Radio Città Futura. «Questa battaglia viene rappresentata come l'espressione di una volontà rivoltosa di una minoranza faziosa e ideologizzata che sarebbe al servizio dei “baroni” dell'università - ha proseguito Vendola - ma è una rappresentazione paradossale: la riforma Gelmini è una riforma reazionaria che colpisce al cuore il sistema pubblico dell'alta formazione e toglie all'università l'ossigeno fondamentale per vivere. Bisognerebbe decuplicare gli investimenti in ricerca e formazione e invece si taglia completamente il rapporto col futuro», ha concluso il leader di Sinistra e Libertà. Sul tetto della facoltà anche il cantautore Antonello Venditti: «mi sento parte in causa - ha spiegato - la lotta della cultura è una lotta per la dignità ed è una lotta globale, di tutti. Democrazia vuol dire partecipazione».


    Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=128067&sez=SCUOLA

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