rassegna di notizie dal web utili alla difesa del cittadino
| 0 HOME 00|00 CHI SIAMO 00|00 ANGELO PISANI 00|00 CONTATTI 00| 000000000000000000000000000000000000
-
Decreto rifiuti, i dubbi di Napolitano. Napoli in ginocchio: scoppia la rivolta
Da una parte l’accelerazione sul decreto rifiuti da parte del Pdl, che dopo le polemiche esplose sulla gestione dei termovalorizzatori e la querelle aperta dalla Carfagna, vuole mostrare unità e determinazione. Dall’altra, i dubbi del Presidente della Repubblica su un decreto che, di fatto, non è ancora legge.Napolitano non ha firmato. Giorgio Napolitano non ha ancora firmato, chiedendo chiarimenti sul punto cardine del provvedimento: la ripartizione delle competenze, vale a dire il cuore dello scontro scatenatosi nel governo e nel Pdl, con l’annuncio delle dimissioni del ministro Carfagna. Secondo il Colle, la formulazione sul capitolo competenze non è ancora chiara , specialmente per una parte: quella per cui il presidente della Regione nomina i commissari straordinari per la realizzazione dei termovalorizzatori «in raccordo» con le province e «sentiti» i comuni.Riapre Serre. Intanto, il governo decide l’apertura della discarica di Serre, e nel comune salernitano è subito rivolta. Sugli aiuti alla Campania il fronte delle regioni si spacca e dal Nord arrivano i «no» di Piemonte e Veneto. E Bossi va all’attacco: la Iervolino si deve dimettere. Critiche anche da una parte del Pd.Napoli in ginocchio. Esplode la protesta sul fronte dei rifiuti. Dopo la rivolta delle madri dei Quartieri Spagnoli, ieri è stata la volta degli abitanti del Vomero: da via Giacinto Gigante a via Salvator Rosa, cumuli di rifiuti sono stati ammassati lungo le strade e rimossi da sotto i balconi e i marciapiedi perchè puzzavano e per attirare l’attenzione delle istituzioni. Per strada ci sono ancora tremila tonnellate da raccgoliere. Intanto, il Comune di Napoli, emana una nuova ordinanza per tamponare l’emergenza: scatta l’obbligo di vetro a rendere per le bevande e saranno vietati i volantini pubblicitari. Intanto Donato Greco, coordinatore della task force per la salute, in un’intervista al Mattino, spiega il suo piano: «Subito in campo i medici-sentinella. Il vero allarme è il pericolo infezioni». Ma Greco smentisce l’ipotesi di epidemie di colera e tifo: «Solo fantasie».In strada quasi 3mila tonnellate. Sono 2.700 le tonnellate di rifiuti ancora in strada a Napoli, 200 tonnellate in meno rispetto a ieri. È quanto fa sapere l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli Paolo Giacomelli, il quale sottolinea che, la scorsa notte, sono state raccolte e conferite 1.500 tonnellate di spazzatura. «Questo dimostra che il Comune è in grado di recuperare - ha commentato Giacomelli - e prima che arrivi dicembre possiamo ridurre ancora la quantità dei sacchetti in strada». «Stiamo facendo dei miracoli - ha sottolineato - ma i flussi consentiti dall'Ufficio sono in realtà teorici perchè gli impianti Stir di Tufino e Giugliano prendono meno tonnellate del previsto». «Anche ieri - ribadisce Giacomelli - avevamo la possibilità di conferire 600 tonnellate a Giugliano e 600 a Tufino, ma nel primo siamo riusciti a sversare solo 68 tonnellate». Per l'assessore comunale i ridotti conferimenti negli Stir sono legati «alla lenta ricettività degli impianti, dalle difficoltà esistenti nell'evacuazione del tritovagliato, cioè della frazione che, come ha detto ieri il ministro Fitto, potrebbe andare nelle altre Regioni». Parlando dell'area ex Icm di Barra, Giacomelli ha spiegato che «può essere utilizzata solo come sito di trasferenza per l'organico, quello che deriva dalla raccolta differenziata, e non per sversare rifiuti». Al momento, le zone della città dove l'emergenza risulta più critica sono quelle di Santa Lucia e di via Sedile di Porto.
Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=128069&sez=CAMPANIA


0 commenti: