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Assicurazioni Rc auto, l’Isvap: i benefit non vanno azzerati
Al caso delle compagnie assicurative in fuga dalla Campania prova a porre un argine l'Isvap. Come? Prescrivendo un secco dietrofront sui contratti disdettati, da ottobre, a migliaia di automobilisti, soprattutto napoletani. L'Istituto per la vigilanza, sorta di Consob del campo assicurativo, ha infatti diramato una circolare che, in sostanza, bacchetta il comportamento di alcune aziende, tra cui spicca per «blasone» la Ina Assitalia del gruppo Generali. In particolare, si legge, «le azioni» delle compagnie «risultano disposte su basi massive e in alcuni casi sono volte a colpire in modo generalizzato gli assicurati sulla base della sola residenza» al Sud (circostanza quest'ultima però seccamente smentita da Ina, al pari della volontà di mettere in atto "disdette massive").
Il punto però è un altro. Gli ispettori puntano il dito contro i criteri di ri-assicurazione adottati: spesso vengono azzerati i benefit degli assicurati napoletani virtuosi costretti quindi, pur restando nella medesima classe, a pagare premi tre volte più alti. All’Isvap risulta infatti che «nella stipula del nuovo contratto» figurano rilevanti aumenti di premio, «tra l'altro conseguenti all'adozione di condizioni tariffarie destinate ai "nuovi clienti"». In merito, l’istituto stigmatizza mancanza «di criteri di correttezza». Pertanto — è il nocciolo— qualora l'assicurato intenda stipulare il contratto con il medesimo assicuratore, «lo stesso dovrà essere emesso alle condizioni tariffarie in corso al momento della riassunzione tenendo ovviamente conto delle risultanze dell'attestato di rischio, al pari dei clienti già in portafoglio ai quali non è stata inviata disdetta». In pratica i clienti storici non possono essere trattati come «nuovi». L’atto dell’Isvap, commenta Rosario Stornaiuolo, responsabile regionale di Federconsumatori «ha valore prescrittivo, pena salatissime sanzioni alle aziende».L’associazione fa di più e consiglia agli automobilisti disdettati che volessero ri-assicurarsi presso la stessa compagnia di recarsi nelle agenzie con la circolare Isvap in mano. Non solo: lunedì prossimo, Federconsumatori chiederà un incontro ai parlamentari campani per discutere del vero e proprio allarme sociale che l’aumento dei premi assicurativi, in tempo di crisi economica, sta scatenando in regione. Il problema è naturalmente molto sentito. L'Rc auto diventa un peso enorme per le famiglie. «Sono soldi che si tolgono al consumo — dichiara il vicepresidente nazionale, Francesco Avallone — soldi che si strappano alla ripresa economica. Chiederemo una mobilitazione generale». Da oltre un mese piovono ricorsi e le associazioni a difesa dei consumatori hanno disposto tre richieste sui tavoli di contrattazione per risolvere la questione. «I veri danneggiati— conclude avallone — sono coloro che non fanno sinistri. Abbiamo chiesto all'Autorità garante della concorrenza un supplemento d'indagine, ampliandola al tentativo di escludere gli assicurati dal Sud Italia e gli aumenti arrivati al 300%».


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