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Anche il professionista deve pagare l'Irap
È tenuto a pagare l'Irap il professionista che paga compensi a terzi e sostiene spese elevate per interessi passivi e per la ristrutturazione e l'ammodernamento dello studio. Lo ha precisato la Cassazione con l'ordinanza 23370 depositata ieri, secondo cui i vari costi sostenuti per lo svolgimento dell'attività «depongono infatti per la sussistenza del requisito dell'autonoma organizzazione». Altro elemento che in questo caso fa emergere l'esistenza di un'autonoma organizzazione – per la Cassazione – è anche l'esercizio in forma associata della professione di avvocato.
Del resto, anche con la sentenza 22781/2009 la Corte aveva affermato che in uno studio associato si presume che vi sia un'organizzazione di strutture e mezzi, anche se di non particolare onere economico, poiché i singoli professionisti che ne fanno parte sono mossi dall'intento di avvalersi della reciproca collaborazione. Questo fa presumere che il reddito prodotto non sia frutto solo della professionalità di ciascun componente dello studio, salvo prova contraria.L'imposta è infatti dovuta quando si è in presenza di un contribuente che eserciti l'attività con un'organizzazione autonoma, costituita da un insieme di capitale, anche se di importo non elevato, e di lavoro, coordinati in modo tale da creare valore aggiunto con un ridotto apporto personale del professionista. Elementi che da soli sono in grado di accrescerne la potenzialità reddituale.Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-18/irap-professionista-233824.shtml?uuid=AYm6pnkC

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