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Tenta di ammazzarsi a scuola. Pisani: "Sconvolgente. Proponiamo lo psicologo obbligatorio a scuola e il divieto di alcuni film e serie tv"
Il liceo Umberto I di Napoli sotto choc. Questa mattina una studentessa di 14 anni ha tentato il suicidio buttandosi da una finestra del secondo piano. La ragazza, che frequenta il primo anno, è ricoverata all'ospedale Cardarelli e, a quanto riferiscono fonti mediche, non sarebbe in pericolo di vita, riportando un politrauma e forse lesioni interne. I fatti. E’ uscita dall’aula chiedendo all’insegnante di andare in bagno, poi ha messo in atto il suo drammatico piano dalla finestra del corridoio. Fortunatamente la violenta caduta è stata attutita dalla presenza dei motorini parcheggiati sotto la scuola che le hanno salvato la vita. Secondo le prime indagini e le testimonianze di molti amici, a monte dell’assurdo gesto ci sarebbe il senso di colpa della morte di un suo amico, che pochi mesi fa si è ucciso. Il ragazzo, ammazzatosi nel mese di ottobre , prima di togliersi la vita, avrebbe mandato un messaggio sul cellulare alla 14enne che però non sarebbe riuscita a rispondere in quanto era in classe.
“Siamo sotto choc – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it - . Assurdo tentare di ammazzarsi , soprattutto ad un’età così giovane. L’adolescenza è un’età estremamente delicata e dovrebbe essere garantita la presenza fissa di una psicologa negli istituti superiori. Nel lecio frequentato dalla 14enne la figura professionale è presente ma tuttavia è facoltativa. E’ necessario che questa sia sostenuta anche da campagne e manifestazione di sensibilizzazione e di aiuti concreti e costanti ai ragazzi che vivono disagi. Purtroppo il suicidio degli adolescenti è un fenomeno in crescita e la scuola deve, con i mezzi che ha a disposizione, tutelare la salute psicologica degli studenti. Questi gesti eclatanti e drammatici sono, da un lato, sinonimo di forte depressione mentre, dall’altro, sono anche frutto di modelli sbagliati che provengono dalla tv. Si vedono spesso film in cui giovani adolescenti “fanno la finita” o danno sfogo a violenze inaudite. Oltre a sedute psicologiche obbligatorie per tutti gli studenti, vogliamo che la televisione non passi film e serie tv che possano in qualche modo deviare e plagiare la mente degli adolescenti, una fascia che negli ultimi anni si sta dimostrando sempre più a rischio ed imprevedibile".
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