Lo spaccio di droga aumenta del 30% a Napoli, ma diminuiscono scippi e rapine e sono in crescita le denunce sul racket. E’ quanto è emerso da uno studio effettuato dall’Osservatorio sulla criminalità a Napoli, sostenuto dall’associazione “L’Ego di Napoli” e dal Pin (Programma Innovazione Napoli). I dati prelevati dalle denunce e dell'attività delle forze dell'ordine relative all'anno 2009, sono stati presentati questa mattina all’Hotel Amabassador di Napoli . In particolare si è rilevato che l’aumento del commercio della droga si concentra soprattutto nel quartiere di Scampia.

I dati. Per lo spaccio di sostanze stupefacenti a Scampia, l’aumento ha raggiunto il 310%, considerando che in questa zona l’80% dei crimini è dedita a questa attività. Segue poi il racket che è salito al 300% tenendo presente che a questo aspetto corrisponde la crescita delle denunce di commercianti e cittadini. Scende al 90%, invece, lo scippo legato alla diminuzione delle denunce .

Inoltre la zona di Chiaia - Posillipo ha visto crescere le estorsioni (+70%) e i furti (+75%), mentre il quartiere Stella-San Carlo all’Arena ha registrato un +350% nella ricettazione così come in altri quartieri, come Soccavo-Pianura (+ 250%) e Vomero (+200%). In materia di contraffazione, invece, picchi si sono registrati nei quartieri di Ponticelli- Barra-San Giovanni ( 250%), Secondigliano (+ 200%) e zona porto (+ 120%).

“I dati analizzati ed i risultati emersi dallo screening sulla criminalità fanno registrare un chiaro cambiamento delle attività criminali e degli atteggiamenti dei cittadini partenopei – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiCosumatori.it -. L’aumento delle denunce in materia di racket è un dato altamente significativo in quanto spiega che probabilmente a Napoli i cittadini stanno avendo una presa di coscienza, vogliono rompere il muro di omertà. Certamente tanto deve essere ancora fatto, ma è già un piccolo passo in avanti. Preoccupanti, invece, risultano essere i dati sullo spaccio della droga a Scampia. Questo quartiere continua ad essere confinato in un mondo a sé, un mondo criminale chiuso, un vero e proprio fortino blindato nella sua più fiorente attività redditizia. E’ questo che rende forte quel sistema che da anni ormai scatena numerose e sanguinarie faide di camorra. Ed è sempre più chiaro che in questa specifica zona di Napoli i controlli delle forze dell’ordine restano troppo marginali”.