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Datore obbligato a pagare i contributi anche per l'extracomunitario assunto senza permesso di soggiorno
Obbligazione contributiva anche per le prestazioni rese dal lavoratore extracomunitario privo del permesso di soggiorno. Insomma, il datore di lavoro che si è avvalso dell'attività di un immigrato irregolare, oltre a commettere un reato e a subire la relativa sanzione penale, quindi a pagare l'ammenda, deve anche versare i contributi all'Inps per le retribuzioni dovute. In punto di diritto, infatti, l'illegittimità del contratto non fa venir meno il diritto del lavoratore alla retribuzione per il lavoro eseguito. Lo ha chiarito la Cassazione nella sentenza 7380/10 che ha respinto il ricorso con cui un datore aveva sostenuto che l'applicabilità della sanzione penale per aver impiegato un extracomunitario senza permesso di soggiorno lo esonerava dalla relativa obbligazione contributiva. Nel confermare il recupero coattivo dei contributi nei confronti del ricorrente, infatti, la Suprema corte ha sottolineato che sarebbe assurdo se si permettesse al datore di lavoro che ha occupato lavoratori stranieri in violazione della legge sull'immigrazione di essere esentato dagli oneri retributivi e contributivi. La motivazione è ovvia: si altererebbero le regole basilari del mercato e della concorrenza, infatti, se si consentisse a chi ha violato la legge di fruire di condizioni più vantaggiose rispetto a quelle del datore che l'ha invece rispettate.
Fonte: lastampa.it
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