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  • Nucleare, siglata l'intesa Italia-Russia


    ROMA (26 aprile) - Nell'incontro a Villa Gernetto tra il primo ministro Russo Vladimir Putin e il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è stata siglata un'intesa tra i due ministeri della Ricerca scientifica per lo sviluppo dello studio nel settore della fusione nucleare in base al programma Ignitur. Un ambito che si avvale degli studi realizzati dal professore Bruno Coppi e sostenuti da scienziati italiani e russi. «Si tratta di progetti importanti - ha detto Berlusconi - che possono aprire nuove frontiere sull'utilizzo della fusione nucleare al posto della fissione. Un progetto in cui è coinvolta l'Italia e la Russia e che può portare a scenari di grandissima importanza per le generazioni future».



    Berlusconi: entro tre anni via alle nuove centrali. «I lavori per la costruzione delle nuove centrali nucleari inizieranno entro la legislatura - ha detto Berlusconi - Non si può rinunciare al nucleare. Una volta l'Italia era all'avanguardia, poi il referendum voluto dagli ecologisti estremi ha fatto chiudere le centrali. Oggi non è più posibile pensare di stare fuori dal nucleare. Abbiamo fatto un accordo con i francesi che producono l'80% del loro fabbisogno con il nucleare. Quanto al luogo delle centrali, adesso nessuno vuole averle nel proprio Comune e nella propria Provincia, mentre il 54% è comunque favorevole al nucleare».

    Spot Rai per convincere gli italiani. Berlusconi ha annunciato un progetto con la Rai per alcuni spot mirati a convincere gli italiani sulla sicurezza delle nuove centrali. Il premier ha detto di aver parlato con «esponenti della televisione pubblica» italiana per attingere all'esperienza francese. L'idea è quella di «raccogliere in alcuni filmati le esperienze dei francesi che abitano vicino alle centrali e trasmetterle in Italia». L'obiettivo è convincere gli italiani che oggi sono «terrorizzati» all'idea di avere una centrale vicino casa, fermo restando che già adesso il 54% dei cittadini è favorevole al ritorno dell'atomo. Dobbiamo lavorare per convincere le persone della sicurezza delle centrali, solo allora potremo parlare di luoghi».

    Enel firma intesa per una nuova centrale nucleare. Durante l'incontro l'amministratore delegato di Enel, Fulvio Conti, e il presidente di Inter Rao, Ues Boris Y. Kovalchuk, hanno firmato un accordo per lo sviluppo di una nuova centrale nucleare a Kaliningrad. «E' un accordo importante sia per le produzioni tradizionali che per il nucleare - ha detto il premier - E' coinvolta la centrale di Kaliningrad e l'accordo riguarda anche la distribuzione nei paesi dell'Est. In questo modo Enel ampia la sua presenza».

    Il Memorandum of Understanding prevede intese per la cooperazione nei settori nucleare, nella costruzione di nuovi impianti e nell'innovazione tecnica, nell'efficienza energetica e nella distribuzione, sia in Russia che nei Paesi dell'Est Europa. La futura centrale di Kaliningrad - la prima partnership pubblico-privata nel settore nucleare in Russia - sarà composta da due gruppi di 1170 MW l'uno e utilizzerà la tecnologia di terza generazione VVER 1200. L'entrata in produzione è prevista tra il 2016 e il 2018: una quota rilevante dell'energia prodotta sarà destinata ai vicini mercati europei.



    L'inizio del gasdotto Southstream, ha detto Berlusconi, è previsto per il primo semestre 2012: «Si tratta di un grande progetto a cui partecipa Eni insieme a Gazprom. Viste le difficoltà con l'Ucraina, un Paese che non ha ancora una sua stabilizzazione politica, il progetto Southstream rassicura molti Paesi dell'Est, e anche noi, di non rimanere al buio. Dalla Russia noi importiamo il 30% del gas e il 23% del petrolio. La collaborazione tra Gazprom ed Eni potrà anche riguardare altri Paesi, in particolare l'Africa, perché non è possibile che la Cina assorbisca tutta questa potenzialità».



    Donadi: dal 1° maggio raccolta firme contro il nucleare. «Nessuna centrale sarà costruita in Italia. Il primo maggio Italia dei Valori inizia la raccolta delle firme contro il nucleare ed il referendum spazzerà via la colossale truffa atomica - dice il presidente del gruppo Idv alla Camera, Massimo Donadi - Il nucleare è pericoloso ed antieconomico, conviene solo alle grandi lobby e non certo ai cittadini. Nessun altro grande Paese sta investendo su questa energia vecchia perché il futuro è nelle fonti sicure, pulite e rinnovabili. Gli italiani non devono pagare i costi salatissimi di una politica energetica dissennata, che vorrebbe riportare l'Italia indietro di vent'anni. Con il referendum i cittadini spazzeranno via le velleità atomiche di Berlusconi e delle lobby».



    Pd: spot tv conferma debolezza del progetto. «I cittadini non vogliono una centrale nucleare vicino a casa - dice Stella Bianchi, responsabile Ambiente del Pd - E' difficile convincerli che sia una buona idea comprare una tecnologia vecchia, pagarla moltissimo per avere poca energia tra una quindicina d'anni, senza aver sistemato le scorie precedenti e senza avere un piano per sistemare le prossime. E senza risolvere il problema dell'autosufficienza, visto il soccorso di Putin per la fornitura di carburante. Cosa pensa di fare Berlusconi? Magari ascoltare le ragioni di chi è contrario? O costruire un sistema che abbia al primo punto la sicurezza? Assolutamente no. Pensa piuttosto a una bella campagna di informazione, a partire dalla televisione pubblica. Non poteva esserci dimostrazione migliore della debolezza del progetto e della spregiudicatezza con la quale Berlusconi usa i mezzi di comunicazione. Non è questa la strada da seguire. Ci vuole un piano di efficienza energetica per risparmiare e un maggiore uso delle fonti rinnovabili: così si possono creare davvero decine di migliaia di posti di lavoro. Il governo, invece, continua a far perdere tempo al Paese».



    De Magistris: il premier prepara la rieducazione forzata degli italiani. «Gli italiani non vogliono il nucleare e lo hanno confermato con un referendum - dice Luigi de Magistris, eurodeputato Idv - Se questa contrarietà non piace al presidente del Consiglio, perché compromette i suoi traffici con Putin, questo è soltanto un suo problema. Per Berlusconi l'opposizione della popolazione italiana non conta. Così annuncia che è già pronto il bombardamento mediatico per mezzo della tv pubblica, cioè la "rieducazione forzata" degli italiani».



    Pdci: il peggior modo per ricordare Cenobyl. «Tre anni per inizio lavori della prima centrale? Prima di quella data speriamo che il suo governo sia già caduto - dice Claudio Saroufim, responsabile ambiente del Pdci - Berlusconi sempre più superficiale e arrogante va avanti come un carro armato sulla volontà degli italiani che di nucleare non vogliono sentirne parlare. Il suo è un pessimo modo per ricordare il disastro di Cernobyl di 24 anni fa».

    Fonte: Il Mattino

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