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Regolarizzare badanti e colf?
«Sì» a una sanatoria per colf e badanti «perchè c'è da sanare una situazione che va avanti da tanto tempo». È quanto afferma mons. Domenico Sigalini, segretario della Commissione episcopale per le migrazioni della Conferenza episcopale italiana. Scende in campo la Cei dopo la richiesta al governo di una regolarizzazione per gli extracomunitari che sono in Italia senza permesso di soggiorno del sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia Carlo Giovanardi.
«Bisognerà - aggiunge mons. Sigalini - operare tante sanatorie, con cautela, riconoscendo a queste persone dignità e apprezzamento per il loro lavoro poichè sono struttura portante dell'assistenza alle persone». Secondo mons. Sigalini colf e badanti irregolari «anche se non hanno diritti ufficiali, con il lavoro che svolgono hanno acquisito in qualche modo un diritto di fatto e quindi possono essere tranquillamente riconosciute dallo stato». «Sarebbe bello - aggiunge - che lo stato riconosca il loro ruolo».
A proposito della Lega che però si oppone alla sanatoria proposta dal sottosegretario Giovanardi, mons. Sigalini afferma: «Io credo che se ci si mette attorno a un tavolo le soluzioni si trovano mentre questi problemi non vanno risolti in maniera ideologica. Sedendosi attorno a un tavolo bisogna cominciare a vedere qual è il bene del cittadino, della persona, dell'uomo». «Noi vescovi - sottolinea - non vogliamo stare nè da una parte nè dall'altra, vogliamo il bene della persona e sono convinto che la volontà di fare il bene della persona ci sia in tutti gli schieramenti politici». «Noi - conclude - portiamo la nostra visione che è quella di coniugare l'accoglienza con la sicurezza. Bisogna ragionare seriamente e mettere al centro la persona».
Sacconi: legge sulla sicurezza non è retroattiva. «La legge sulla sicurezza non si applica su colf e badanti che hanno lavorato fino ad oggi ma che sono senza permesso di lavoro», ha spiegato il ministro del Lavoro Maurizio Sacconi in un'intervista al Tg2. «Assolutamente no», ha detto Sacconi, precisando che su questo «si è fatta tanta strumentalità, perchè le norme penali non si applicano mai in modo retroattivo». La legge sulla sicurezza, ha aggiunto, «era necessaria per mettere una cesura rispetto ad un tempo durato circa vent'anni nel quale abbiamo subito invece di programmare i flussi migratori». Per risolvere il problema colf e badanti, che riguarda migliaia di famiglie, il ministro ha detto che il governo «nella sua collegialità, ora, dopo quella legge, può affrontare il problema innanzitutto consentendo a molte italiane e italiani di svolgere prioritariamente questo lavoro». Dall'altro lato bisogna «selezionare bene le domande relative», dal momento che in passato, nell'ultima programmazione dei flussi, «il 40% di quelle domande proveniva da datori di lavoro stranieri e facendo presupporre che dietro ci fossero pratiche illegali».
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