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Napolitano «Ci attendono prove difficili» e su Fiat: occorre dialogo costruttivo
Ristabilitosi dalla la leggera indisposizione, il presidente Napolitano, a Napoli per la tradizionale visita privata di inizio anno, è uscito dalla residenza napoletana di villa Rosebery, per far tappa al Pio Monte della Misericordia, dove ha visitato, accompagnato dalla moglie Clio, la mostra sul Caravaggio, guidato da Paola Giusti della Soprintendenza speciale per il Patrimonio storico e artistico, e da Mochi Onori, la Soprintendente museale. A fare gli onri di casa, i componenti del Governo del Pio Monte, in carica per un triennio: Giampaolo Leonetti di Santojanni in testa con la sorella Maria Grazia, e poi Marco Crisconio, Fabrizio Colonna di Stigliano e Angela de Goyzueta.Napolitano ha scambiato alcune battute con i giornalisti che lo attendevano all'uscita. «Ci attendono prove molto impegnative. Occorre uno scatto, una mobilitazione. Bisogna soprattutto tenere aperte le linee di comunicazione con le generazioni più giovani, i cui problemi sono quelli del futuro dell'Italia».Dopo aver analizzato la situazione dell'emergenza rifiuti, il presidente si sofferma sul grave attentato terroristico avvenuto in Egitto: «Credo che sia giusto chiedere che in sede europea il tema della libertà religiosa diventi oggetto di discussione e di iniziativa».«Quello che è accaduto in Egitto - ha detto Napolitano, riferendosi alla strage di cristiani copti ad Alessandria d'Egitto - è anche parte di una situazione interna del Paese, di grande tensione e preoccupazione». Il Capo dello Stato ha ricordato di aver toccato «in modo impegnativo il tema della libertà religiosa quando ho rivolto gli auguri al Corpo diplomatico il 20 dicembre. Ho posto con molta forza la questione perchè, parlando in generale del tema dei diritti umani, non si può ignorare questo aspetto specifico così significativo e rilevante che è la libertà religiosa».Non manca, Napolitano, di fare un “passaggio” sul lavoro e sulle tensioni Fiat-Fiom. «Mi auguro che sulle relazioni industriali, oggetto di contenzioso alla Fiat, si trovi un modulo più costruttivo di discorso. C'è un rapporto difficile, un confronto che è diventato molto duro - ha aggiunto il capo dello stato - ne ho fatto appena un cenno nel mio messaggio del 31 dicembre, perchè credo che nessuno possa negare che esiste un problema di bassa produttività del lavoro. Però non è questione che sia legata esclusivamente al rendimento lavorativo delle maestranze. La produttività del lavoro dipende in larga misura anche dall'innovazione tecnologica, dalle scelte di organizzazione del lavoro e quindi ci deve essere un confronto, si deve assumere questo obiettivo». «Tutte le parti in causa - ha auspicato Napolitano - devono riconoscere l'essenzialità di questo impegno e aumentare la produttività del lavoro ai fini della competitività internazionale della nostra economia. Poi il modo affrontare questo problema - ha concluso Napolitano - soprattutto il punto delle modifiche che ne possono derivare nelle relazioni industriali sono oggetto di contenzioso ed io mi auguro che si trovi un modulo più costruttivo di discorso».
Fonte: IlMattino


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