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Napoli, una mappa per sesso e droga. Non solo musei nella guida turistica
Musica, cultura ma anche by night e shopping. L’idea di base della guida annuale della free press «Zero» su Napoli è quella di suggerire ai napoletani i luoghi più particolari e non convenzionali della città: ristoranti, sushi bar, chioschi, concept stores, edicole notturne, botteghe storiche ma anche negozi curiosi, chiese dimenticate, gallerie, mediateche e così via.
Una visione degli eventi in città più di «nicchia» rispetto alle guide tradizionali, dedicata non ai turisti ma a chi vive e conosce la città e desidera tuttavia scoprire anche i suoi aspetti più reconditi. Così, per la seconda edizione napoletana del network nazionale (nato a Milano nel ’96), i redattori del free press hanno pensato che ci voleva qualcosa di più. E in volume di ben 208 pagine (con 90 mila copie di tiratura), distribuito gratuitamente in bar, uffici, negozi e luoghi di ritrovo sono state inserite alcune playlist molto particolari.Si parte quindi dai luoghi che, secondo il network Zero sono «il meglio» per chi, come le giovani coppiette è in cerca di un po’ di intimità, lontano da occhi indiscreti. «Questa rubrica è stata chiamata “Ribaltopolis” ironizzando sulla consuetudine che hanno i giovani di trasformare l’auto in una piccola alcova» spiega Marco Perrone, uno dei redattori dell’edizione napoletana di Zero. Si va dal luogo più «cult» in città, il parco della Rimembranza, alla curva della discesa di Coroglio e a quella delle Rampe di Sant’Antonio, dai giardini del Molosiglio al sottopasso dello stadio San Paolo e così via.
Ma tra le miniguide c’è anche quella dedicata a chi l’amore lo cerca a pagamento. Si chiama «le vie dell’amor profano» e indica i luoghi della prostituzione in città. Da Porta Nolana a via Depretis, da Gianturco ad Agnano, da via Galileo Ferraris a via Brin, dal Centro Direzionale al Corso Arnaldo Lucci e a piazza Garibaldi.
E per non tralasciare nulla c’è anche una playlist dedicata alle «vie dello spaccio» denominata «Basi» e che ha come sottotitoli le note musicali: «mi, sol, fa, do, sol»
Una sorta di mappa della vendita al dettaglio di stupefacenti con le zone, identificate attraverso i soprannomi che la malavita organizzata ha affibbiato ai pusher locali...
Fonte: IlMattino

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