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Incidenti, non ha colpa il pedone investito che non annota la targa del pirata della strada
Non si può chiedere al pedone appena investito di trasformarsi in investigatore privato per identificare il pirata della strada che l’ha travolto. Né si può tramutarlo in querelante per forza. Il giudice del merito deve invece tenere conto di quali fossero le condizioni di salute dell’infortunato appena dopo il sinistro per valutare se è possibile esigere o meno dal danneggiato un’idonea condotta utile a identificare il responsabile dell’incidente. Lo precisa la sentenza n. 745/11 della terza sezione civile della Cassazione. Accolto nel caso di specie il ricorso del danneggiato che ha proposto azione diretta nei confronti dell’impresa designata dal Fondo di garanzia per il risarcimento dei danni cagionati da veicolo non identificato (ai sensi dell’articolo 19 lett. a) della legge 990/69).
Fonte: Diritto.net

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