Super-Cavani. Sul tabellino finisce per tre volte il nome di Cavani: sue le reti al 19' e al 25' del primo tempo e all'8 della ripresa. Una gioia immensa per l'azzurre, che porta a casa il pallone-ricordo della tripletta, in classico stile anglosassone. Una serata magica e di riscossa dopo la sconfitta contro l'Inter per la «Mazzarri Band» contro una Juve dominata dal primo all'ultimo minuto e "matata" con freddezza e slancio da Cavani, principesco autore di una tripletta che lo porta in testa alla classifica dei cannonieri alla pari con Di Natale. Sugli spalti dello stadio tornano le note di «'O surdato 'Nnammurato» mentre nelle strade è scoppiato l'entusiasmo dei caroselli di tifosi fino a tarda sera.
Primo tempo da incorniciare per il Napoli. Super-Cavani consente agli uomini di Mazzarri di chiudere i primi 45' con il risultato stupefacente di due reti a zero. Juventus annientata, senza spazi e senza respiri per tutto il primo tempo. Le due reti (al 19' e al 25') sono state realizzate di testa dal Matador. Proteste della Juventus per una rete annullata a Toni (23'): Morganti ferma tutto per una carica su De Sanctis. Al 38' Dossena tira al volo dalla sinistra: Storari respinge come può un tiro velenosissimo. Tutti negli spogliatoi dopo una prima frazione di gioco di vero calcio.
Secondo tempo. La Juve di Del Neri riparte sotto di due gol. Ma i bianconeri, almeno in apparenza, tornano in campo con le migliori ambizioni: al 3' della ripresa Grosso colpisce di testa ma sulla sua strada trova uno splendido intervento di De Sanctis che con i pugni sventa la minaccia. Dopo il guizzo di Grosso, l'unica azione degna di nota della Juventus nel secondo tempo, il Napoli schiaccia gli avversari nella loro metà campo. All'8' arriva il terzo gol di Cavani, anche questo come i precedenti realizzato di testa, dopo un'azione fenomenale di Lavezzi (in ombra fino a quel momento). Al 15' il nervosismo della Juve si concretizza nel duro fallo (ammonizione) di Pepe su Maggio. Tre minuti dopo Lavezzi fa sognare gli spettatori con una giocata travolgente: il Pocho, palla al piede, supera tutta la difesa della Juve ma a tu per tu con Storari preferisce passare a Cavani. L'uruguaiano aggancia con qualche difficoltà e non riesce a concretizzare una palla facilissima. La Juve si trascina in campo. Il Napoli, sostenuto per tutta la partita dai cori del San Paolo, continua la sua gara con grinta fino allo scadere. Al triplice fischio esplode la gioia: da ogni gradinata dello stadio parte «'O surdato 'Nnammurato». Il Napoli è al secondo posto. La festa azzurra è appena iniziata.
L'uragano Cavani travolge la Juve davanti ai 60mila del San Paolo. Spettacolo a Fuorigrotta per le tre reti messe a segno dal Matador che piegano i bianconeri e lanciano gli azzurri al secondo posto in classifica. Assedio del Napoli per novanta minuti: gli uomini di Mazzarri spezzano ogni ambizione degli avversari con tre reti che pesano come macigni sul futuro di Del Neri.
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