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Rifiuti, il provvedimento del sindaco: stop alla vendita di verdure con le foglie
Le scuole non le chiude. Sull’ipotesi ci ha anche riflettuto, ma per il momento ha soprasseduto. Nonostante l’emergenza rifiuti rischi di sfociare in emergenza sanitaria, per ora Rosa Russo Iervolino annuncia solo «un’ordinanza o una delibera» con la quale imporrà a supermercati e fruttivendoli «la defogliazione di frutta e verdura nella vendita».
L’obiettivo del provvedimento «è quello di sottolineare e rafforzare le regole imposte dal Comune sullo smaltimento dei rifiuti da parte di cittadini e attività commerciali», quindi di intervenire a monte nella produzione dei rifiuti. Dunque, la croce si abbatte su fruttivendoli e centri commerciali, i quali saranno costretti — se le parole di Iervolino si trasformeranno in atto concreto — a vendere la verdura già pulita. L’amministrazione cittadina mette così nel mirino il commercio, con un giro di vite che si preannuncia (poi si vedrà in concreto) davvero serrato.Il provvedimento, al quale sta lavorando l’assessore alla Trasparenza, Luigi Scotti,dovrebbe rafforzare anche l’ordinanza che prevede, da parte delle attività commerciali, il deposito di cartoni solo dopo la chiusura, stabilendo che la sanzione, già oggi prevista, sia sempre quella massima, cioè di 619,75 euro. Si tratta di idee che potrebbero concretizzarsi già in giornata, e che sono al vaglio degli uffici competenti «che stanno valutando — spiega la sindaca — le modalità giuridiche e funzionali del provvedimento che sarà adottato». «Non vogliamo annunciare miracoli bis — ha detto sempre Iervolino riferendosi alle polemiche dei giorni scorsi sugli annunci del Governo — vogliamo però fare poche ma concrete cose che possano rafforzare il concetto di riduzione dei rifiuti prodotti». Si torna a parlare anche del vuoto a rendere.L’idea, una delle tante annunciate in questi anni dal Comune di Napoli e mai attuate, era già contenuta in un piano per incrementare la differenziata datato 4 marzo 2008, più di due anni e mezzo fa. La speranza è quella che, introducendo la politica del «reso», da un lato si recicli di più e, dall’altro, si recuperino anche i soldi di bottiglie e contenitori. In special modo, quelli di plastica. Al Comune si lavora anche per incentivare (o imporre?) il cosiddetto refill, cioè riempire nuovamente i contenitori già usati in modo da ridurre lo sversamento: la cosa riguarda principalmente i detersivi. Ieri, martedì, a Palazzo San Giacomo c’è stata una riunione tra gli assessori Giacomelli e Nasti, l’Asìa e l’Asl: sono state stabilite soluzioni per la disinfestazione dei cumuli di immondizia. Nel giorni scorsi, invece, sera stato ipotizzato il riutilizzo di siti di stoccaggio temporaneo; proprio come accadde anni fa a Bagnoli quando alcuni capannoni furono utilizzati per stipare momentaneamente i rifiuti.La sindaca ha però escluso soluzioni simili, anche se per l’intera mattina, letti i giornali ma, soprattutto, viste le foto dei bambini che camminano tra i rifiuti per andare a scuola, ha riflettuto seriamente sull’ipotesi di chiudere le scuole. Ma la portata, anche di immagine, di una scelta simile è enorme, sebbene l’entità della crisi non faccia escludere nulla. Ogni decisione viene infatti presa di ora in ora. Anche se al Comune sono dell’idea che, eventuali decisioni di questo tipo, siano di competenza del presidente della Regione Stefano Caldoro. Scelte drastiche, che potrebbero essere intraprese però solo dopo un provvedimento del governo di stato d’emergenza. E non siamo molto lontani da questo.
Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2010/24-novembre-2010/rifiuti-provvedimento-sindacostop-vendita-verdure-le-foglie--1804233441698.shtml

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