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Rifiuti, c'è l'accordo tra governo e Regioni. No di Zaia: «Veneto indisponibile»
È stato raggiunto un accordo tra governo e presidenti delle Regioni per smaltire 600 tonnellate di rifiuti al giorno per 3 mesi nelle Regioni italiane. «Ci sarà un tavolo tecnico nelle prossime ore per verificare le condizioni e le quantità che ogni Regione potrà smaltire», hanno detto il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani.No del Veneto. Il Veneto non fa parte delle Regioni disposte ad accogliere le immondizie della Campania. Lo ha ribadito il presidente Luca Zaia, dopo l'annuncio del presidente delle Regioni, Vasco Errani, sull'accordo raggiunto con il Governo. «Il Veneto - ha detto Zaia spiegando il no del Veneto a farsi carico di una quota rifiuti della Campania - senza alcuna nota polemica, conferma con serenità la sua indisponibilità ad accettare rifiuti provenienti dalla Campania». Questo, oltre che per motivazioni "storiche", «non ultima la motivazione - ha chiarito Zaia - costituita dalla mole impressionante di rifiuti, circa 70mila tonnellate, che dobbiamo smaltire come 'fruttò dell'alluvione del 31 ottobre scorso in Veneto». Il governatore leghista si è detto peraltro «asssolutamente convinto» della necessità di «un tavolo tecnico che affronti questo problema che sta penalizzando gravemente tutti noi». «Un tavolo - ha concluso - che servirà al governo per affrontare la questione in sede tecnica, valutando altre possibili destinazioni».Caldoro: non avevo dubbi. «Le Regioni hanno dato la solidarietà, non ne avevo dubbi»: lo ha detto il governatore della Campania, Stefano Caldoro, al termine dell'incontro tra Regioni e governo sui rifiuti. «È stata positiva la posizione del governo che è stata netta e chiara. Il nostro impegno - ha proseguito - è accelerare il processo per diventare autonomi, soprattutto per quanto riguarda Napoli e provincia. È necessario del tempo. Nel 2008 il governo Berlusconi ha risolto gran parte dei problemi ma abbiamo momenti di crisi, dovuti alla carenza di impianti, momenti che sono temporanei». Quanto all'impegno assunto dalle Regioni Caldoro ha assicurato che «si tratterà di cifre complessivamente piccoli e si dovrà decidere la quantità che ogni singola regione dovrà gestire».Stato di emergenza. Per quanto riguarda invece la dichiarazione di stato di emergenza per il governatore «deciderà il governo. A noi servono interventi per ottenere strumenti per costruire il più velocemente possibile gli impianti. Non so se sarà necessario estendere questo iter anche per la costruzione degli impianti intermedi e delle discariche». Infine, sul decreto varato dal governo ha detto che «sostanzialmente soddisfa le necessità e sblocca i fondi regionali che ci permettono di coprire i costi» per lo smaltimento in altre Regioni dei rifiuti.Sono 2.500 le tonnellate di rifiuti a terra nelle strade di Napoli. In due giorni, l'arretrato, secondo le stime fornite dall'assessore all'Igiene della città di Napoli, Paolo Giacomelli, è diminuito di 400 tonnellate. Inizia, insomma la settimana della svolta, e l'obiettivo, se si realizzerà il piano messo a punto, è di arrivare ad azzerare la situazione entro domenica. Ad agevolare le operazioni di raccolta sono stati i dieci autocompattatori inviati dal Comune di Roma mentre domani dovrebbero giungere quelli di supporto da Milano, Bari e Bologna. Sono già iniziati i conferimenti dei rifiuti in altre province, in particolare nell'Avellinese e nel Casertano. La scorsa notte, intanto, regolari le operazioni di sversamento nella discarica Sari di Terzigno: sono 43 i camion che hanno portato i rifiuti nella cava.Vendola. «Se Napoli piange tutta l'Italia piange e per quello che mi riguarda, nella mia responsabilità di presidente di una grande regione sorella della Campania, io, noi pugliesi faremo sino in fondo la nostra parte». Lo ha detto il presidente il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando della sua decisione di accogliere in Puglia parte dei rifiuti campani. «Siamo un paese civile e se in una città che è una capitale come Napoli, i bambini - ha aggiunto Vendola - rischiano di finire in ospedale per crisi respiratorie bisogna che tutta l'Italia corra a dare una mano a quei bambini e a quel territorio». Vendola non ha poi voluto rispondere ai giornalisti che gli chiedevano di rispondere alle proteste dei sindaci di Lizzano e Canosa di Puglia per l'arrivo dei rifiuti campani nei loro territori.Militari in azione stamane a Quarto, uno dei comuni più colpiti dall'emergenza rifiuti. Gli uomini del Genio Guastatori stanno provvedendo, a bordo di una quindicina di automezzi, alla rimozione di cumuli di spazzatura, in particolare in via Madre Teresa di Calcutta dove si era formato un «muro» di pattume non raccolto lungo circa duecento metri. Gli uomini dell'esercito stanno lavorando assieme a quelli dell'azienda locale per la raccolta dei rifiuti. Da oggi è previsto che su questo fronte l'esercito schieri circa 400 uomini (tra soldati, sottufficiali e ufficiali) del 21mo Genio guastatori, reparto inquadrato nella Brigata Garibaldi di Caserta. A coordinare le operazioni sarà direttamente il generale Mario Morelli, responsabile del Comando Logistico Sud e da pochi giorni al vertice dell'Arma dei trasporti e dei materiali.
Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=128610&sez=NAPOLI


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