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  • Riciclaggio, perquisizioni all'Enav e in alcune aziende Finmeccanica

    Una torre di controllo (foto dal sito www.enav.it)
    Una serie di perquisizioni riguardanti l'Enav, la società pubblica che controlla il traffico aereo sui cieli italiani, e aziende legate a Finmeccanica sono in corso a Roma nell'ambito di una inchiesta condotta dal procuratore aggiunto della capitale Giancarlo Capaldo. I reati ipotizzati sono corruzione e frode fiscale. Le perquisizioni sono in corso nelle sedi dell'Enav e nelle società che hanno ricevuto appalti da parte dell'ente. L'operazione è svolta dai carabinieri del Ros e dalla Guardia di Finanza.
    Nell'ambito dell'inchiesta sono indagati il presidente dell'Enav Luigi Martini, l'amministratore delegato dell'ente Guido Pugliesi e la responsabile della Selex sistemi integrati, Marina Grossi, moglie del presidente di Finmeccanica Pierfrancesco Guarguaglini. 
    I magistrati della procura di Roma indagano in particolare da tempo sulla Digint, società milanese di informatica per la sicurezza delle aziende, di cui Finmeccanica detiene il 49% e ha il controllo operativo. Società che, secondo ricostruzioni giornalistiche, sarebbe una scatola vuota finalizzata anche a costituire fondi neri. L'inchiesta riguarderebbe anche rapporti tra Selex Sistemi Integrati, società di apparati per la sicurezza controllata di Finmeccanica di cui la moglie del numero uno del gruppo di armamenti Guarguaglini è amministratore delegato, e l'Enav. Tirata in ballo, l'Enav ha ribadito anche ieri «la piena legittimità e correttezza del proprio operato». A fornire dettagli ai magistrati con dossier di ricostruzioni e con interrogatori è l'ex consulente di Finmeccanica Lorenzo Cola, in carcere dal luglio scorso.
    Ieri Guarguaglini è stato ricevuto a Palazzo Chigi. A quanto si apprende, avrebbe incontrato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. Si tratta - si apprende dall'azienda - di uno dei consueti incontri. Finmeccanica è detenuta infatti per il 30,2% dal Tesoro.
    «Destituite di ogni fondamento». Con un laconico comunicato Finmeccanica ieri aveva poi spazzato via le «indiscrezioni di stampa in merito a possibili dimissioni» di Guarguaglini, il cui mandato scade in aprile. L'inchiesta giudiziaria su presunti fondi neri che stanno coinvolgendo la holding sta infatti da giorni alimentando voci su un abbandono anticipato. Il top manager non è indagato e ha più volte ribadito, da sette mesi, che «non c'è nessun fondo nero e nessuna società a questo scopo» e di «essere sereno». 

    Fonte: http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=128214&sez=ITALIA

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