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  • La lotta all'evasione internazionale non ha più confini. Clienti e fornitori al setaccio della Gdf


    Internazionalizzazione ai raggi x. La Guardia di Finanza da qualche settimana sta intensificando il monitoraggio sulle aziende di "medie" e "rilevanti" dimensioni (quelle con un fatturato pari ad almeno 25 milioni di euro) con interessi all'estero. Le Fiamme Gialle stanno passando al setaccio, in particolare, gli affari conclusi con imprese e professionisti domiciliati in paesi black list e le partecipazioni detenute in società «Cfc» insediate in territori che beneficiano di regimi privilegiati. A ricevere i questionari inviati dai nuclei di polizia tributaria potrebbero essere, inoltre, aziende che hanno avuto rapporti "indiretti" con realtà appartenenti a paradisi fiscali (per esempio, attraverso sedi secondarie).

    Lotta all'evasione internazionale senza confine, dunque. Partecipazioni azionarie e operazioni "a rischio" – l'annualità sotto osservazione è il 2008 – dovranno essere sezionati e trasmessi al Fisco nel termine di 45 giorni.

    La check-list della GdF è suddivisa sostanzialmente in due parti. Innanzitutto, dovranno essere indicate le società controllate o collegate residenti nei paradisi fiscali con cui non sono stati intrattenuti rapporti economico-commerciali. In seconda battuta – e qui lo spettro delle notizie che il Fisco intende acquisire risulta di notevole portata – dovranno essere segnalati analiticamente i dati relativi ai fornitori e ai clienti "collegabili" ai 70 paesi a fiscalità privilegiata sotto costante osservazione perché poco collaborativi. Dalla denominazione sociale, all'indirizzo completo della sede legale o di eventuali sedi secondarie operative localizzate in paesi o territori che godono di un regime fiscale privilegiato (in base la Dm 23 gennaio 2002), dalle partite Iva nazionale o comunitaria al numero delle fatture e delle note di credito contabilizzate, dall'ammontare dei ricavi e dei pagamenti alle coordinate dei rapporti bancari esteri da cui sono stati effettuati.
    La sensazione è che l'amministrazione finanziaria stia vagliando i dati in proprio possesso riguardo a soggetti che risultano avere rapporti commerciali o di partecipazione con soggetti localizzati in paradisi fiscali, ma non essendo in grado di sapere a priori se siano state violate le disposizioni sulle controlled foreign companies (articolo 167 del Testo unico) o sulla deducibilità dei costi provenenti da soggetti black list (articolo 110, comma 10), stia richiedendo queste ulteriori informazioni al contribuente.
    Infatti, per le società estere partecipate viene richiesto di specificare se sia stato compilato il quadro FC del modello Unico o il motivo dell'omissione (ad esempio, perché la società estera – pur essendo residente in un Paese elencato nell'allegato 1 – non riveste una delle forme elencate nel Dm 21 novembre 2001, oppure per la sussistenza delle una delle cause esimenti previste dal comma 5 dell'articolo 167, eventualmente risultanti da un interpello, eccetera). Lo stesso viene richiesto con riferimento ai rapporti commerciali con società non controllate o collegate.
    In realtà, il questionario è ambiguo proprio con riferimento ai rapporti di tipo commerciale. A una prima lettura si potrebbe essere indotti a pensare che venga richiesto di fornire informazioni riguardo a ogni tipo di società estera con cui si siano intrattenuti rapporti, mentre sarebbe più logico che l'obbligo riguardasse soltanto le società estere con sede nei 70 paesi indicati nell'allegato 1 ed eventualmente a quelle con sede in altri paesi, ma con stabili organizzazioni che usufruiscano dei benefici fiscali di cui al Dm 23 gennaio 2002.
    Ricordiamo, infine, che Malta e Cipro dal 2004 sono esclusi dalla lista di cui al Dm 23 gennaio 2001 (risoluzione 96/E del 2004). Mentre la richiesta delle coordinate bancarie della controparte non residente e del numero (quantità) delle fatture e note di credito comporterà certamente oneri sproporzionati, comportando la necessità di modificare i software aziendali.
    Fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2010-11-04/lotta-evasione-internazionale-confini-215330.shtml?uuid=AY9Sq5gC

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