Il tribunale di Torino (sentenza n.3145/10) ha condannato la presidenza del consiglio dei ministri al risarcimento del danno patito dalla vittima di abusi sessuali commessi da due stranieri divenuti irreperibili.

La sentenza è giustificata dalla mancata attuazione della direttiva 2004/80/CE in materia di indennizzo delle vittime di reati intenzionali violenti. Non è stata considerata sufficiente l’approvazione del Dlgs 204/2007 (emanato dallo stato Italiano proprio per far fronte alla condanna per inadempimento della Corte di Giustizia CE) che, invero, si occupa di aspetti procedurali e limita il risarcimento soltanto ad alcuni reati.

Sicché, fino alla completa attuazione della direttiva è ipotizzabile la responsabilità dello Stato Italiano che sarà chiamato a risarcire le vittime di reati intenzionali violenti che non possano soddisfarsi sul patrimonio dei responsabili perché contumaci o irreperibili. L’indennizzo è previsto a favore del soggetto residente in Italia e vittima di reato intenzionale violento commesso in altro Stato Ue e del soggetto residente in altro Stato UE che sia vittima di un reato commesso sul territorio Italiano.