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Condono-beffa, buste-pacchi di cartelle pazze, ecco le prove
Martedì mattina nel cortile della sede del Giudice di pace di Napoli
Conferenza stampa dell’avvocato Angelo Pisani per l’esibizione delle prove del raggiro ai danni dei cittadini
Verranno presentati i termini per la class-action anti “condono-beffa” e una petizione per la riforma della legge sulla riscossione per dare finalmente spazio alla sovranità popolare e punire i responsabili
“Abbiamo trovato le prove di oltre 160mila buste-pacchi di cartelle pazze inviate dal Comune e da Equitalia per il condono-beffa pubblicizzato ai danni dei napoletani”. Lo ha detto Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori.it che annuncia che “nella mattinata di martedì 20 luglio si terrà nel cortile della sede del Giudice di Pace di Napoli, sito all’ex caserma Garibaldi, in via Foria, una conferenza stampa per esibire le prove delle violazioni e delle illegittimità perpetrate a danno dei contribuenti. Tali prove sono le stesse allegate alla denuncia con richiesta di sequestro di tutti gli atti del condono presentata alla Procura della Repubblica”.
“Dopo quest’ennesimo scandalo che ha visto i cittadini pagare cifre ingiuste e non dovute, dovrebbero dimettersi l’assessore comunale al Bilancio, Michele Saggese, i responsabili di Equitalia e tutte le istituzioni che fanno finta di non vedere quanto accade nell’ambito della riscossione – spiega Pisani -. Ormai è chiaro che le buste-pacchi contengono multe pagate anche 20 anni prima e cartelle già annullate con sentenza, che però Equitalia continua ad ignorare, e cartelle mai notificate ai contribuenti che, col raggiro del risparmio, si seguita a perpetuare ugualmente”.
“Esibiremo una petizione per la riforma delle legge sulla riscossione ingiusta e medievale. Oramai le cartelle pazze sono come le multe degli autovelox, non fanno altro che spillare soldi ai cittadini. Inoltre presenteremo anche i termini per la class-action sia civile che penale in difesa dei contribuenti per l’arruolamento dei cittadini che vogliono far prevalere la sovranità popolare contro la falsa politica responsabile in materia di riscossione di questa gravissima ingiustizia fatta ai danni dei portafogli dei napoletani” - conclude l’avvocato Pisani.
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