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  • A Monza arriva l'iPad medico. Pisani: "Bella iniziativa ma sarà un fenomeno limitato. In Italia ci sono troppi ospedali in difficoltà"

    Prima applicazione medica per l’iPad, il nuovo gioiellino della Apple da un mese sbarcato anche in Italia. All'Ospedale san Gerardo di Monza, infatti, i medici lo usano in via sperimentale per prescrivere farmaci e tenere sotto controllo le terapie dei malati. L'iPad e' una sorta di pc portatile senza tastiera, con funzionalità touchscreen: è grande quanto un libro, e' sottilissimo e può connettersi facilmente a internet o a una rete wifi. Protagonista della sperimentazione in ospedale è il reparto di Malattie Infettive diretto da Andrea Gori e dotato da alcuni giorni di sei 'tavolette' tutte collegate tra loro, grazie a una speciale rete wifi protetta. Per il progetto e' stato creato un software apposito, chiamato iTherapy, che sfrutta tutte le potenzialità del marchingegno Apple, e si prospetta che in futuro arriverà addirittura a 'comunicare' con le apparecchiature elettromedicali. La fase sperimentale, ancora in corso, è costata poco più di 10 mila euro.

    “E’ una buona iniziativa a vantaggio del malato – commenta l’avvocato Angelo Pisani, Presidente dell’associazione NoiConsumatori -. L'applicazione medica, però, non potrebbe essere estesa a tutti i nosocomi italiani e quindi sarebbe un fenomeno limitato. Questo perché la sanità pubblica italiana sta già affrontando un profondo periodo di crisi per i numerosi tagli economici, per le carenze di personale stipendiato e per la mancanza di attrezzature adeguate. La bella trovata tecnologica è un’idea futuristica, perché adesso l’occupazione primaria della sanità è di riprendersi e garantire al paziente la qualità ed il diritto alle cure. Siamo ancora indietro per poter già investire in spese utili ma costose e non indispensabili. E’ necessario, innanzitutto, che in Italia si cominci a pensare al nececessario e non al superfluo”.

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