L’associazione NoiConsumatori.it oltre alla via giudiziaria per la punizione severa di coloro che risulteranno responsabili del disastro ambientale, lancia un appello ai nuovi rappresentanti delle istituzioni affinché si possa restituire il mare a tutti i cittadini

L’associazione NoiConsumatori.it annuncia di costituirsi parte civile nel processo penale sullo scandalo dei depuratori e del conseguente disastro ambientale dei Regi Lagni e avvia una class action per chiedere il risarcimento danni contro i responsabili delle istituzioni e dell’impresa. In particolare NoiConsumatori.it prevede 2 milioni di richieste di risarcimento delle vittime dello scandalo-emergenza inquinamento per violazione dei diritti personali ed economici dei cittadini ancora vessati con ingiustificati tributi ed omissioni in materia, nonostante la devastazione del territorio ed i gravissimi danni subiti.

L’avv. Angelo Pisani, Presidente di Noiconsumatori.it, si dichiara soddisfatto del lavoro compiuto sul campo dalla Guardia di Finanza e dai provvedimenti della Magistratura in favore delle vittime del bluff depuratori e invita anche la Procura di Napoli ad attuare una completa offensiva giudiziaria per restituire speranza a chi è costretto a vivere nella melma. “L' acqua in Campania è veleno per i cittadini ed oro per gli peculatori. Parlare di scandalo è riduttivo – denuncia Pisani -. Questa volta non c’entra solo la criminalità organizzata, le responsabilità stanno tutte nella palese inciviltà e speculazione di imprenditori e rappresentanti delle istituzioni che dovranno pagare anche economicamente per i danni prodotti”. “Centinaia di milioni di euro sprecati ogni anno, soldi pretesi e riscossi anche esecutivamente dai contribuenti per una bonifica delle acque reflue nei Regi Lagni mai effettuata – continua l’avv. Angelo Pisani -. Così i cittadini sono stati doppiamente danneggiati: costretti a pagare per un servizio non reso e vivere in un territorio le cui acque sono avvelenate anche dalla criminale inefficienza del servizio di depurazione pubblica. Tutto ciò mentre i soggetti che hanno gestito i depuratori, come le società private, hanno trovato il modo per arricchirsi facilmente. Ecco quindi che laddove per i contribuenti le acque di scarico dei depuratori sono care e fonte di malattie, per fortunati dipendenti pubblici ed altri speculatori la stessa acqua è come l’oro”.

“Quanto accaduto e già sotto gli occhi ed il naso di tutti da anni e non è solo gravissimo, ma uno scandalo-emergenza senza precedenti, del resto non sarà facile trovare immediate soluzioni se non ci sarà un totale cambiamento dei piani e delle persone addette al settore. L’inchiesta - conclude Pisani - è solo la punta emergente di una catena interminabile di responsabilità, affari e connivenze, di interessi economici del malaffare, che a tutti i livelli hanno contribuito al disastro ambientale a danno della salute dei cittadini e della nostra terra violentata senza scrupoli”.

L’associazione NoiConsumatori.it chiede alle istituzioni di lavorare per restituire il mare ai cittadini ed per il riscatto dall’immagine negativa che da tempo è attribuita alla Campania in nome della dignità, della sicurezza e degli equilibri socio-ambientali che sono un diritto di tutti, specialmente quando vengono pagati dai cittadini. In primis bisogna realizzare subito un tratto di condotte sottomarine per eliminare l’impatto sulla costa e alleviare l’inquinamento.