rassegna di notizie dal web utili alla difesa del cittadino
| 0 HOME 00|00 CHI SIAMO 00|00 ANGELO PISANI 00|00 CONTATTI 00| 000000000000000000000000000000000000
-
Occhi puntati su Google Buzz
Poco più di un neonato, eppure già al centro di infuocate polemiche: stiamo parlando di Google Buzz, il social network lanciato di recente dal più celebre motore di ricerca.
Attraverso Gmail, il servizio si propone di realizzare una sofisticata rete di contatti con i quali condividere a proprio piacimento aggiornamenti, foto e video. Ma come le più “anziane” piattaforme (si pensi a Twitter, Badoo e Facebook) anche la giovanissima Google Buzz è costretta ad affrontare da subito una sfida decisiva: tutelare attentamente la privacy degli utenti. Una sfida aggravata dal rischio per gli stessi di essere “catturati” dal social network senza aver espresso il proprio consenso ed esponendo di conseguenza i propri dati a trattamenti indesiderati.
Di fatto, un’attenta gestione delle impostazioni del proprio account dopo il primo accesso, rende il problema facilmente risolvibile, perché durante la compilazione del proprio profilo si può modificare a proprio piacimento la lista dei contatti; ma ciò non ha dissuaso le Autorità Garanti di dieci Paesi, tra cui l’Italia, ad inviare una lettera a Google per denunciare la violazione della privacy. In particolare, oggetto dell’accusa è l’automatismo attraverso il quale al primo accesso effettuato su Google Buzz il servizio assegna ad ogni utente una serie di “amici” selezionati fra quelli con i quali comunica più spesso. Quindi, se non si provvede a modificare le impostazioni, chiunque può risalire alle persone con cui si dialoga maggiormente tramite Gmail, semplicemente visitando la pagina del profilo dell’amico. Inoltre, sempre secondo quanto espresso dai Garanti, “gli interessati non sono stati informati adeguatamente e non sono state specificate loro le caratteristiche del nuovo servizio, impedendo in questo modo di esprimere un consenso preventivo e informato”.
La risposta del gigante del web, non nuovo rispetto a questo genere di accuse, non si è fatta attendere. Attraverso il blog ufficiale di Gmail, infatti, Google ha già comunicato agli utenti di aver adottato delle modifiche alle impostazioni del social network con riferimento alla creazione e alla gestione del profilo; le nuove procedure, assicurano i responsabili dell’azienda, garantiscono un controllo più consapevole dei propri dati e di conseguenza una maggiore tutela della privacy.
Fonte: http://www.consumatori.it/
0 commenti: