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Napoli, rischio sciopero ambulanze! A rischio l'incolumità dei cittadini. Asl Napoli1 non paga dal 2005!
I fondi non mancano solo per il pagamento degli infermieri ma anche per la manutenzione meccanica delle autoambulanze e macchinari che devono sempre essere efficienti per garantire il primo intervento ai malati e ai feriti
Napoli rischia di restare senza autoambulanze. Lo stop del servizio della Croce Rossa Italiana sarebbe dovuto scattare già domani, ma un intervento dellultimora ha risolto, temporaneamente, la situazione.
Mancano i soldi per la benzina e per le riparazioni, non ci sono i fondi per pagare gli infermieri e gli autisti «perché lAsl Napoli 1 non ci paga dal 2005», spiega con disagio Lucia De Rosa, dirigente del comitato provinciale di Napoli della Croce Rossa Italiana. È stata lei a lanciare lallarme e a diramare un comunicato stampa con il quale annuncia la possibile interruzione del servizio di ambulanze: «Vantiamo un credito di quasi cinque milioni dalla Asl - spiega Lucia De Rosa - e negli ultimi quattro anni abbiamo ricevuto, in totale, una somma vicina ai trecentomila euro. Questo è tutto. Non possiamo più mandare avanti il servizio in queste condizioni».
La Croce Rossa Italiana ha tamponato la situazione negli ultimi quattro anni «destinando al servizio ambulanze anche altri fondi - spiega il commissario regionale Oreste DAuria - ma con il passare dei mesi la situazione si è fatta sempre più difficile, fino ad arrivare al collasso attuale».
Laccordo tra la Croce Rossa e lAsl 1 risale al 1996 e proprio DAuria, allora commissario provinciale, fu tra i firmatari: «Ma ci viene chiesto di fornire un servizio reale, non virtuale - dice con amarezza DAuria - noi mettiamo a disposizione uomini e mezzi per i quali sosteniamo costi anche importanti, che non sono virtuali. Fino ad ora siamo andati avanti per senso di responsabilità, perché non possiamo abbandonare i cittadini in emergenza. Ma adesso la situazione è al limite».
In particolare è stata la società che fornisce il servizio di infermieri professionali a puntare i piedi per terra: non riceveva i pagamenti da oltre tre mesi e aveva annunciato la sospensione del servizio per domani. Con un intervento in extremis «siamo riusciti a recuperare novantamila euro - dice con enfasi la dirigente Lucia De Rosa - e abbiamo ottenuto che gli infermieri continuassero a lavorare. Ma in questa situazione non andremo avanti a lungo. Se non arriveranno i pagamenti che aspettiamo da oltre quattro anni, entro la fine di agosto la Croce Rossa non potrà più fornire il servizio di autoambulanze al 118».
Attualmente la gestione è ai limiti del possibile. I fondi non mancano solo per il pagamento degli infermieri ma anche per la manutenzione meccanica delle autoambulanze, e per la gestione interna dei mezzi, che sono dotati di macchinari che devono sempre essere efficienti per garantire il primo intervento ai malati e ai feriti: «Ma qui non cè in gioco solo lefficienza del soccorso che possiamo prestare - sospira Lucia De Rosa - in questa situazione è a rischio anche la sicurezza del personale. Siamo attoniti. Chiediamo scusa ai cittadini se non riusciremo a garantire loro le prestazioni che si aspettano, ma tra qualche giorno saremo costretti ad arrenderci».
Fonte : Il mattino
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