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Comune di Napoli non rispetta scadenze e non paga/articoli/immagini/tmp944.tmp
Il Comune è «un ente strutturalmente deficitario». Lo ha stabilito la Prefettura e il motivo è che non è riuscito ad approvare il bilancio consuntivo del 2008 entro il termine del 30 aprile. Un pasticcio non di poco conto se si considera che il prefetto Alessandro Pansa ha avvisato l'ente con ben due settimane di anticipo sulla scadenza del termine del 30 aprile.
Dalla Prefettura è partita una lettera (numero di protocollo 426 ) che ha scatenato una serie di altre missive. Come quella dei Revisori dei conti e del presidente del Consiglio comunale Leonardo Impegno, tutte indirizzate al sindaco Rosa Russo Iervolino e all'assessore al Bilancio Riccardo Realfonzo e che chiedevano un'accelerazione su quel fronte.
Le disposizioni di legge fissano il termine per la deliberazione del rendiconto di gestione degli enti locali al 30 aprile dell'anno successivo, per cui tali disposizioni hanno effetto a decorrere dall'approvazione del rendiconto 2008. La conseguenza è che il Comune non ha rispettato i termini che la Prefettura definisce «inderogabili».
La nota prosegue ricordando che un «ente strutturalmente deficitario in linea teorica non può assumere impegni di spesa, non può spendere soldi, e si spiega così anche l'impossibilità di pagare i creditori i quali incassano i soldi dal Comune solo dopo 24 mesi.
Ma se il Comune non si mette in regola cosa potrebbe accadere? In linea teorica il prefetto potrebbe far scattare prima la diffida poi nominare un commissario ad acta per l'approvazione del bilancio consuntivo del 2008. Il prefetto sarebbe costretto a intervenire con la diffida immediatamente, anche se un solo consigliere comunale formalmente segnalasse il fatto che è stato sforato il termine di legge del 30 aprile.
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