Ha scelto il negozio sbagliato dove comprare un cucciolo per l'amante. L'amica della signora che lavora lì fa la spia e la moglie chiede la separazione con addebito al marito. Della vicenda sono protagonisti M., dirigente di azienda di Milano quarantenne, Gi. la giovane amante che vive nella zona di Rho, A., 44 anni, la moglie, e la sua amica V., 33 anni di Sesto San Giovanni.

Ora la vicenda potrebbe finire come tante altre storie di infedeltà scoperte, con un bel divorzio con addebito ai danni del marito fedifrago. Cosi non è, in quanto Antonia pretende anche di tornare in possesso del cane che in un primo tempo il marito aveva comperato per regalarlo a lei. M. aveva infatti comperato il quattro zampe alla moglie che lo aveva però lasciato in pensione allo stesso negoziante da cui lo aveva comperato.

Alcuni giorni dopo l'uomo si era ripresentato dal negoziante per ritirare il cucciolo di carlino in compagnia dell'amante al quale voleva regalarlo pensando forse che la moglie non volesse il cane in casa, avendolo lasciato in pensione per circa tre settimane. M. però non ha fatto i conti con una cara amica della moglie che lavora nel negozio di animali e che ha pensato bene di avvisarla immediatamente dell'accaduto.

La donna si è quindi rivolta al tribunale degli animali Aidaa di Milano per chiedere di avere indietro il carlino che il marito aveva comperato per lei e che invece è finito nelle mani della giovane amante. Il tribunale, fallita ogni possibilità di accordo, non ha potuto far altro che dare torto alla moglie, essendo il cane registrato a nome del marito e quindi donarlo alla giovane amante era nella sua facoltà.